Un fulmine a ciel sereno ha sconvolto la giornata di ieri dei seguaci neroverdi, la rescissione consensuale del contratto di Federico Gerardi, figliol prodigo pordenonese ritornato a casa appena una stagione fa, ha colto impreparato un po’ tutto l’ambiente, soprattutto alla luce del prolungamento firmato solo pochi mesi fa. Neanche il tempo di salutare il vecchio numero nove che già un nuovo attaccante è giunto al varco del Bottecchia. Si tratta di Domenico Germinale, arriva dal Fano dove ha segnato nove volte nello scorso campionato. Evidentemente Gerardi, tipica torre abile nel gioco aereo e nelle sponde, aveva molte più chance di essere protagonista nel sistema di gioco dell’ex tecnico Colucci piuttosto che in quello di Tesser, il quale nel precampionato gli ha preferito Candellone e Bombagi. Così il bomber ha salutato la sua Pordenone dopo 28 presenze e 7 reti; molto probabilmente sarà il Monopoli la nuova tappa del suo interminabile viaggio nella penisola. Nel reparto avanzato è ancora da definire la situazione di Ciurria, con il mercato che resterà aperto fino al 31 agosto per la Lega Pro, ma l’attaccante è parso in grande forma durante la preparazione e non è scontato che possa far parte dell’avventura dei ramarri.

Possibilità invece del tutto svanita per Luca Lulli, che compie il percorso inverso di Germinale passando al Fano. L’ultima uscita riguarda un giovane messosi in mostra nella parte finale dell’ultimo anno: il portiere atalantino Stefano Mazzini. In Coppa Italia ha dovuto cedere il posto a Menghetti a causa di problemi burocratici, ma con l’ingaggio dell’esperto Giacomo Bindi da Padova le sue speranze di essere titolare si sono ridotte al lumicino, così la Dea ha risolto il prestito anticipatamente, girando il giovane alla Carrarese dove potrà fare esperienza. Si definiscono ancor di più i contorni del Pordenone nella stagione del riscatto, con l’orecchio teso ai piani alti della federazione. Cresce la possibilità che siano ben 7 le promozioni in questa stagione, rispetto alle canoniche 4, in modo tale da ristabilire una Serie B a 22 squadre, dopo il fallimento di Cesena, Bari e Avellino e le mancate approvazioni dei ricorsi delle “ripescate”. Si potrebbe quindi aprire una possibilità in più per il sogno promozione dei ramarri.

Sezione: Pordenone / Data: Sab 25 agosto 2018 alle 13:57
Autore: Patrick Lavaroni
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