La Germania potrebbe essere da esempio, ma in Italia, per il momento si temporeggia: mercoledì il Consiglio Federale darà sicuramente qualche risposta in più, ma per adesso anche la Lega B si limita ad assemblee in videoconferenza, atte a dare almeno una sorta di linea guida. L'ultima si è tenuta venerdì, e, all'unanimità, è stata espressa volontà di ripresa, al fine di tutelare non solo la stagione 2019-2020 ma anche i 20 club che compongono la Serie B.
Presenti, alla videoconferenza, anche degli esperti scientifici, ai quali sono stati richiesti chiarimenti in merito ad alcune previsioni inserite nel protocollo sanitario. 

Proprio a questo proposito, la Lega ha richiesto, prima dell'ok per la ripresa degli allenamenti in forma collettiva, un periodo di 10 giorni di tempo dall'emanazione delle nuove normative, così da poter perfezionare organizzazione e gestione del tutto. A ogni modo, già da mercoledì, diverse società inizieranno almeno i test medici ad atleti e tesserati, in modo da essere pronti entro fine mese per il definitivo via alla preparazione che potrà essere l'anticamera della ripresa del torneo. Torneo che potrebbe vedere il suo nuovo via intorno alla metà di giugno, con 10 gare ancora da giocare (11 per Ascoli e Cremonese che videro rinviato il match dello scorso 22 febbraio); problema contratti? In B sono state già illustrate le linee guida della FIFA relative all’estensione del contratto dei tesserati per garantire l’integrità delle competizioni, il meccanismo dei trasferimenti e la successiva finestra di mercato.

Sezione: Pordenone / Data: Lun 18 maggio 2020 alle 15:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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