È stato il tecnico del Watford Gianfranco Zola a ritirare il premio di Giocatore dell'Anno assegnato dalla Football League a Matej Vydra. Il tecnico degli Hornets si è detto "felice e orgoglioso di ritirare il riconoscimento per lui [Vydra è impegnato con la nazionale ceca, ndr], lo merita per le cose incredibili che ha fatto per il Watford". Intervistato dall'inviato del "Sun", Zola ha poi rivelato: "Stiamo cercando di acquistarlo, a lui piace questo ambiente, vedremo se riusciremo a trattenerlo. Matej è arrivato in Italia ancora giovanissimo, gli hanno insegnato moltissime cose che lui ha assimilato diventando il giocatore importante che conosciamo". Dell'attaccante ceco Zola apprezza soprattutto il contributo che Vydra assicura alla causa, "non solo in termini di gol, ma anche il suo sacrificarsi per la squadra e l'impegno in fase di impostazione".

Sempre caldo l'argomento prestiti, con undici giocatori arrivati via Udine il 'miracolo' Watford ha suscitato non poche critiche tra i colleghi britannici: "Che sembri strano o no, non stiamo facendo nulla di scorretto e in fin dei conti giochiamo a calcio come tutti gli altri. Questa estate ci siamo trovati in una situazione particolare, dovendo costruire da zero una squadra appena una settimana prima dell'inizio del campionato, quindi ora non possiamo che essere soddisfatti per i risultati che stiamo conseguendo".

Nonostante le voci provenienti da Londra - sponda Blues - Zola pensa già alla prossima stagione degli Hornets: "Ora avremo sicuramente più tempo per prepararci in vista della prossima stagione, cercheremo di fare il bene del club senza infrangere alcuna regola". Difficile capire se il tecnico sardo abbia già pianificato di restare un altro anno al Watford o se siano semplicemente le dichiarazioni di un professionista esemplare: "Rispetto il Watford per quello che hanno fatto per me" ha detto infatti nei giorni scorsi al "Daily Mail", "mi sto concentrando per fare al meglio il mio lavoro qui. Non so veramente cosa ci sia dietro l'angolo per me, ma qualunque cosa accada sarà frutto di questa esperienza in cui posso dimostrare il mio valore come manager, qui mi diverto e imparo". Certo, la storia di Magic Box è strettamente legata al Chelsea e a Londra non l'hanno mai dimenticato. Abramovich rilevò i Blues poco dopo il ritorno di Zola a Cagliari, dove l'attaccante scelse di chiudere la carriera, e immediatamente tentò di riportarlo in Inghilterra: "Mi chiese di tornare e far parte del suo progetto, ma in quel momento non presi nemmeno in considerazione l'idea perché pensavo di non avere le qualità necessarie". L'eventualità di una nuova chiamata del magnate russo a fine stagione è tutt'altro che remota, anche alla luce dei risultati poco lusinghieri raggiunti da Benitez, ma Zola precisa: "Nessuno del Chelsea mi ha contattato". Per il momento.

Dopo l'addio al calcio giocato Zola decise di tentare la carriera da allenatore partendo dal West Ham: "Fu un'esperienza difficile, veramente tosta per uno alle prime armi come ero allora. Guidavo una squadra di Premier League tra mille responsabilità, sapevo come gestire i giocatori, ma fuori dal campo le cose sono diverse. Ho fatto qualche errore ma anche buone cose. Ho scelto la strada più complicata, ma due anni di gavetta al West Ham valgono quanto cinque in qualsiasi altra società".

Il presente si chiama Watford, lo scenario è la Championship, la proprietà è italiana: "La famiglia Pozzo ha progetti ambiziosi per questo club. Non credo che lo considerino come una squadra dove i giocatori sono di passaggio, quindi tenteremo di trattenere i giocatori arrivati dall'Udinese che giudicheremo più bravi e adatti al nostro gioco, se vorranno restare". La sentenza della Football League sul caso Bassini potrebbe complicare la faccenda: "Speriamo di trovare una soluzione per il blocco del mercato". Prepariamoci a un'estate di nuove polemiche.

Sezione: Notizie / Data: Mar 26 marzo 2013 alle 00:01
Autore: Federica Zille
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