L'avventura friulana del centrocampista brasiliano Jadson sta per cominciare. Il giocatore in questi giorni arriverà in Italia per insediarsi nella sua nuova squadra: l' Udinese. Ma prima di partire verso il nostro paese ha voluto chiedere qualche consiglio ad uno che Udine la conosce bene: un certo Arthur Antunes Coimbra, detto Zico! Jadson infatti, prima di arrivare al Botafogo, è cresciuto proprio nella giovanili della squadra fondata dal Galinho, il CFZ (Centro de Futebol Zico), ed ha voluto chiedere direttamente a lui qualche indicazione per affrontare al meglio la sua esperienza italiana.

Zico naturalmente non si è tirato indietro, e GloboEsporte ne ha raccolto i preziosi suggerimenti. Ecco le sue parole evidenziate da TuttoUdinese.it:

"Per noi (ndr, del CFZ) il passaggio di Jadson all' Udinese è un orgoglio, perchè abbiamo creduto in lui. Mi sarebbe piaciuto vederlo nel Flamengo, ma la dirigenza rossonera non lo volle."

Il Galinho ha mostrato a Jadson una fotografia del suo primo gol con la maglia dell' Udinese, quando i bianconeri sconfissero per 5 a 0 il Genoa, e si è poi soffermato sulla giovane età del centrocampista:

"Questa è sempre una grande preoccupazione. L' esperienza in queste cose conta. Oggi è di moda per i calciatori brasiliani andare a giocare all' estero quando sono ancora molto giovani, ma devono farlo con una mentalità professionale. Ma Jadson è già sposato, e questo gli darà tranquillità."

Zico ha poi messo in guardia il giovane sul freddo friulano, ed ha parlato della città di Udine:

"Si tratta di una città molto bella, semplice ed accogliente. Ora lo stadio è nuovo, ed i campi di allenamento sono nelle vicinanze. Ai miei tempi invece le strutture erano molto peggiori, e d' inverno sui terreni si formava continuamente il ghiaccio. Nei primi tempi poi avevo sempre mal di testa, perchè non usavo bene il riscaldamento, visto che non conoscevo i termosifoni. Tornando al calcio, il mio consiglio è di giocare la palla. Se arrivi là e tratti bene la palla conquisterai l'ambiente. Inoltre è importante alimentarsi bene. Le marcature poi sono molto strette, ai miei tempi sentivo sempre il respiro degli avversari sulla nuca."

La lingua:

"Io ho imparato a parlare l' italiano cominciando da un libro per bambini. Ho iniziato dall' alfabeto e dalle regole grammaticali. Poi ho proseguito leggendo i giornali ed ascoltando la tv. Naturalmente all' inizio parlavo male, ma ho insistito perchè se si ha paura di parlare non si impara nessuna lingua, nemmeno la propria. Si impara un po' alla volta, si inizia con un saluto, poi si passa a chiedere un caffè, e così via."

Jadson ha ringraziato il campione, ed ha rivelato infine di aver chiesto informazioni anche a due suoi colleghi:

"Ultimamente ho seguito molto l' Udinese. Si tratta di un sogno che ho fin da bambino: arrivare in nazionale e giocare in Europa. Ho parlato dell' allenatore Francesco Guidolin sia con Allan che con Clarence Seedorf, e mi hanno detto che si tratta di un ottimo tecnico, che lavora molto bene. Allan inoltre mi ha detto che non ha pregiudizi con gli stranieri, gli piace lavorare molto ed ha pazienza con i giovani, tanto è vero che l' età media dell' Udinese è molto bassa."

Sezione: Notizie / Data: Ven 28 giugno 2013 alle 19:00
Autore: Daniele Meneghel
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