Quando si parla di progetti, sostenibilità finanziaria, talent scouting, il primo pensiero va sempre all' Udinese, anzi, al "modello Udinese". Un marchio di fabbrica della macchina di Pozzo, prossima avversaria del Bologna. Un esempio di sapiente gestione economica e lungimiranza possono portare a risultati anche senza fondi da sceicchi. Anzi, tenere a freno le uscite e calmierare gli ingaggi sono due priorità. I numeri parlano chiaro: 27 giocatori in rosa, un monte stipendi da 20,5 milioni (lordi). Il Bologna, invece, è subito dietro alle sette sorelle in termini di spesa per gli stipendi, con 29,8 milioni (erano 33 la stagione scorsa). Solo il Genoa paga di più, tra le squadre di seconda fascia. Domenica lo scontro con l' Udinese sarà anche quello tra due mondi e due modi diversi di gestire le finanze.  Un rossoblù ai margini della squadra come Robert Acquafresca (25) guadagna 850mila euro netti l' anno, più di quanto costano all' Udinese due uomini mercato da milioni come Muriel e Basta, i cui ingaggi valgono rispettivamente 420 e 400mila euro. Michele Pazienza (31) , che fatica a trovare spazio, prende 650mila euro, Gimenez, offerto a mezzo mondo inutilmente, arriva a 500 mila.

Cifre che sui bilanci rossoblù pesano quanto titolari friulani quali Danilo, Domizzi, Pinzi, Lazzari. Spendere poco ma bene, e ancora più saper vendere altrettanto bene, questo insegna il modelloUdinese. Un quinto, un terzo e un quarto posto nelle ultime tre stagioni, ogni anno un top-player fatto crescere in casa e venduto con plusvalenze faraoniche. Far partire i migliori non equivale per forza ad affondare in classifica, insomma.  Per l' Udinese, il caso più eclatante è Sanchez: acquistato a tre milioni, venduto al Barcellona a 26 più bonus, sostituito senza troppi rimpianti e una qualificazione alla Champions League.  A conti tanto virtuosi si arriva scovando ogni anno nuovi talenti in giro per il mondo. Il club friulano controlla oggi un centinaio di giocatori; il Friuli ospita una squadra di talent scout che studia ogni giorno decine di giovani. Lì si scoprono i nuovi Asamoah, Candreva, Cuadrado, Sanchez. Una lista infinita, una miniera d' oro.

Sezione: Notizie / Data: Mer 11 settembre 2013 alle 09:00
Autore: Nicola Carlet
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