Quest'oggi, per RMC Sport, è intervenuto in esclusiva Antonio Tajani. Il presidente del Parlamento europeo ha commentato i recenti avvenimenti legati al calcio italiano, esprimendo il suo parere su temi delicati come razzismo e sicurezza.

Che idea si è fatto degli spiacevoli eventi legati al nostro calcio occorsi negli ultimi tempi?

“Ciò che è successo a Milano, in particolare, poteva tranquillamente essere evitato. Mi riferisco specialmente all'incontro tra varie fazioni di tifosi ultras, che poi ha generato gli scontri: è inaccettabile, così come ritengo sia fuori luogo la proposta di convocare gli ultras stessi per parlare al Ministero dell'interno”.

Come far fronte in modo concreto ai problemi legati al mondo del calcio?

“Le regole vanno sempre rispettate. Salvini non deve dare alibi agli ultras dicendo di essere indagato tra gli indagati, deve essere lui in primis a fare educazione. Ancelotti invece aveva ragione, andava dato un segnale sospendendo la partita dopo i cori a Koulibaly: si inizi adesso a controllare tutti gli avvenimenti sportivi, anche quelli minori, grazie all'utilizzo delle forze dell'ordine, in modo tale da sradicare qualunque tipo di reato o irregolarità. Parole d'ordine devono essere educazione, prevenzione, controllo. In questo senso, il Ministero dell'interno non fa ancora ciò che dovrebbe essere fatto: è inutile fare slogan, gli incidenti devono essere evitati. Ci sono evidenti carenze, in particolare politiche”.

Cosa ne pensa della finale di Supercoppa in Arabia Saudita?

“Qualche messaggio all'Arabia Saudita va dato: non far svolgere la finale sarebbe un errore, ma la politica deve dare un segnale al paese ospitante della kermesse. Ad esempio, si potrebbe far indossare ai giocatori un simbolo che sottolinei la totale parità di diritti tra uomo e donna”.

La sua opinione sull'iniziativa del “treno speciale” proposta da Salvini?

“Sono assolutamente contrario, così devastiamo treni e stazioni. Negli anni passati ci sono stati diversi problemi, non si possono trasformare le infrastrutture ferroviarie in campi di battaglia. Va mantenuto il divieto a partecipare alle trasferte, i treni speciali sono una autentica sciocchezza: ricordo di incidenti, spaccio di droga e addirittura incendi. Sarebbe un errore ripercorrere una esperienza del genere, le regole vanno rispettate e fatte rispettare dalle forze dell'ordine. Ripeto, è ora di smetterla con la propaganda”.

Passando al calcio giocato: l'effetto CR7 in chiave Juventus esiste davvero?

“Assolutamente sì. La macchina Cristiano Ronaldo funziona e ha fatto sì che si risvegliasse l'attenzione sul calcio italiano. Il fenomeno portoghese è stato una grande intuizione di mercato da parte dei bianconeri, la gente fa gli abbonamenti per vederlo giocare. Parliamo di un esempio positivo, un atleta serio che non fomenta incidenti e rispetta le regole, facendo anche beneficenza. E' un personaggio modello, sulla tradizione dei vari che hanno vestito nel passato la maglia bianconera. La Juventus non è un'accozzaglia di prime donne, è un gruppo di professionisti”.

Se la Juventus non dovesse conquistare la Champions League, la posizione di Allegri verrebbe messa in bilico?

“La Champions League non è il campionato, ci sono diverse variabili che entrano in gioco tra cui la fortuna, la capacità, la serietà. Può capitare la giornata sfortunata, non credo sia giusto legare il valore di un tecnico straordinario come Allegri a una competizione ricca di incognite”.

Sezione: Notizie / Data: Mar 08 gennaio 2019 alle 20:00 / Fonte: tuttomercatoweb.com
Autore: Emanuele Calligaris / Twitter: @41ema56
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