La Lazio vince 2-1 al Franchi tra le proteste ma dimostrando di essere decisamente più cinica della giovane Fiorentina di Montella. Anche i tecnici hanno influito nel rendimento delle due squadre, con i cambi che hanno favorito nettamente la squadra ospite, vincente grazie ai gol di Correa, nel primo tempo, e di Immobile nella ripresa. A nulla è valso il bel gol di Chiesa nel primo tempo e soprattutto le proteste contro Guida e Mazzoleni per il fallo non fischiato a Lukaku nell'azione del gol vittoria biancoceleste.
Correa non perdona - Il primo tempo inizia con una Fiorentina che gestisce il campo con precisione anche se la Lazio, sorniona, dà sempre l'idea di stare covando l'idea giusta per rompere l'equilibrio. Le prime occasioni capitano sui piedi dei giocatori viola, con Castrovilli su tutti, che pare in serata positiva con inserimenti e scambi di altissima qualità. E' però la squadra di Inzaghi a sfruttare un errore grossolano di Badelj in uscita dalla propria trequarti per passare in vantaggio sull'asse Immobile-Correa. L'argentino, costantemente in dubbio alla vigilia, si presenta davanti a Dragowski, lo salta e deposita in rete dopo una corsa sul filo del fuorigioco. Filo che il guardalinee dice essere superato alzando in modo tardivo la bandierina e annullando momentaneamente il vantaggio. Mazzoleni al Var però non ha dubbi e dopo pochi secondi, corregge l'errore e assegna l'1-0 biancoceleste. Lo stesso Correa poco dopo avrebbe potuto raddoppiare, ma un grande intervento del portiere polacco, blocca tutto e tiene in partita i viola.
Ribery inventa, Chiesa segna - Passano soli due minuti e la Fiorentina trova la reazione vincente. Le Roi Ribery scappa sulla sinistra grazie a un contropiede lanciato da Castrovilli e poi, dal lato corto dell'area avversaria, inventa di mancino per Chiesa, freddo, di prima, a calciare in rete e battere Strakosha. La partita prosegue a ritmi medio alti, con Luis Alberto spina nel fianco di Pulgar e Castrovilli sugli scudi da metà campo in su per la Fiorentina. Montella perde al 38' Caceres per infortunio e lo rimpiazza con Ranieri, mentre il pubblico del Franchi si lamenta per un arbitraggio di Guida che non è sempre coerente negli interventi. Non ci sono ulteriori sussulti prima dell'intervallo, con la partita che si preannuncia anche nella ripresa avvincente e apertissima.
La quiete prima della tempesta - La ripresa non inizia con la stessa velocità del primo tempo, e ci può stare, ma nessuna delle due squadre vuole perdere e per questo la partita si accende comunque anche se a intermittenza. La prima vera occasione capita sui piedi di Lulic, che prima di uscire dal campo calcia potente verso la porta trovando però la parata di Dragowski. La Fiorentina ha risposto col solito Ribery ma la palla esce di poco mettendo i brividi ai tanti tifosi biancocelesti presenti. Montella deve cambiare forzatamente Lirola e punta coraggiosamente su Sottil, anche se la squadra lo servirà pochissimo. Al 74' il tecnico viola si prende una grande responsabilità esaurendo i cambi togliendo Ribery che non la prende decisamente bene e vedendo cosa succede successivamente si capisce anche il perché.
La Viola si spegne - Con l'uscita dal campo del francese, la Fiorentina non riesce più a giocare con la stessa determinazione dei minuti precedenti e la Lazio controlla con la possibilità di andare in gol da un momento all'altro. La rete arriva al 44', quando cioè Lukaku atterra Sottil scappando poi sulla fascia e fornendo un grande assist per Immobile che di testa porta avanti i biancocelesti. La squadra di Montella non è più in campo e dopo le proteste contro Guida per il fallo che ha dato il la all'azione del vantaggio, Ranieri para sulla riga un tiro di Luis Alberto con conseguente rigore ed espulsione per doppio giallo. Dragowski conclude la propria partita in gloria parando il rigore a Caicedo ma è solo l'ultima emozione prima della vittoria della Lazio.
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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