Simone Scuffet è fresco di rinnovo del contratto per altre tre stagioni con anche adeguamento economico. Un segnale forte e di fiducia verso il giovane portiere bianconero e della Nazionale under 17. Proprio con la maglia azzaurri in occasione del mondiale che si concluderà oggi Scuffet si è messo in mostra, attirando anche l'attenzione delle più grandi squadre italiane ed europee. Ecco le parole del giovane portiere rilasciate a Mattia Pertoldi del Messaggero Veneto:

Proprio oggi ad Abu Dhabi va in scena la finale tra Nigeria e Messico. Chi vince?

"Io punto sulla Nigeria. Il Messico è una buona squadra, ma gli africani, soprattutto da un punto di vista fisico hanno qualcosa in più. E non dimentichiamoci che la Nigeria, nella fase a gironi, ha già battuto i messicani 6-1…"

L’avventura azzurra negli Emirati si è conclusa agli ottavi proprio contro il Messico. C’è qualche rimpianto per come è andata a finire?

"Dobbiamo prendercela soltanto con noi stessi. Il Messico ha meritato di vincere e di passare il turno. Noi potevamo fare qualcosa in più, ma in tutto il torneo. Non so se sia stato a causa del caldo, ma siamo stati atleticamente sottotono rispetto agli europei".

L’Italia probabilmente sì, ma non lei. Quanto le fanno piacere i “rumors” sugli interessamenti di grandi squadre come l’Inter o l’Arsenal?

"Non so se queste voci siano fondate o meno, ma certamente mi inorgogliscono. Io ho cercato, come sempre, di dare il meglio di me e di mettermi in mostra e spero di aver fatto una buona figura. Il contorno, poi, non è di mia competenza e, tra l’altro, ho appena rinnovato il contratto con l’Udinese per tre anni".

Di Iorio, Brunner e Marcon, i suoi preparatori, parlano benissimo di lei…

"Ma sono io a dover ringraziare loro per quello che mi hanno insegnato in questi anni. Credo che il segreto, all’Udinese, sia quello di avere una metodologia di lavoro simile sia nel settore giovanile che in prima squadra. E i risultati, se consideriamo quanto sta crescendo anche Meret, sono sotto gli occhi di tutti".

Ha un modello?

"Handanovic. Samir non è soltanto uno dei portieri più forti al mondo, ma è un professionista esemplare per come prepara le partite e per lo stile di vita fuori dal campo".

Finita la parentesi con la Primavera le piacerebbe restare a Udine, da riserva, o farsi le ossa in prestito?

"La Serie A regala grandi emozioni, ma sono convinto che per continuare il percorso di crescita sia fondamentale andare a giocare da qualche parte con continuità".

Sezione: Notizie / Data: Ven 08 novembre 2013 alle 20:00 / Fonte: Mattia Pertoldi per il Messaggero Veneto
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
vedi letture
Print