"Ooh, merda...": questo coro, brutto, si è sentito domenica pomeriggio dalle due curve occupate allo Juventus Stadium da oltre 12.000 ragazzini under 13. Era rivolto, il coro, al portiere dell'Udinese. Il primo passo verso i cori contro i napoletani: ma quelli, si sa, sono appannaggio dei "grandi". Ma la cosa strana (strana?) è che nessun genitore, nessun insegnante, nessun educatore è intervenuto per spiegare ai ragazzini che questi cori non sono una bella cosa, e non si fanno. Dov'erano? Uno (degli insegnanti) era occupato a insultare l'arbitro: ma gli altri? Tutti distratti? Dice giustamente Giovanni Malagò: "Una volta tanto vediamo le cose in positivo. Su proposta mia e del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, la società si è fatta promotrice di una bella iniziativa. Non buttiamo a mare il lato bello della questione e cerchiamo di spiegargli che certe cose non vanno bene. Ma di certo non se le sono inventate loro''. 



Non prendiamocela (solo) coi bambini: imparano in fretta da chi è più grande di loro, e conosce i meccanismi da stadio. In ambienti vicini alla società bianconera c'è soddisfazione per il successo dell'iniziativa, e dispiacere ovviamente per le "parolacce" di qualche ragazzino. E le critiche? C'è il sospetto che siano state dettate da invidia. Ma, come abbiamo ricordato nei giorni scorsi, altre società, nella stessa situazione della Juve, potrebbero aprire le porte ai bambini in curva. Con la "benedizione" di Osservatorio, Figc, Lega di serie A. Non si sa se la Juve farà il bis il 14 dicembre, un sabato, nella gara col Sassuolo (in questa occasione solo una curva chiusa). Domenica intanto c'è stata forte tensione a Bergamo: molti tifosi dell'Atalanta hanno cercato il contatto con i sostenitori della Roma. La polizia ha faticato, con 50 lacrimogeni, a contenere l'assalto: stupisce semmai che nemmeno uno dei tifosi bergamaschi sia stato identificato. Come mai? Eppure c'erano 500 poliziotti. L'Osservatorio cercherà di vederci chiaro. Non verrà preso alcun provvedimento nei confronti della tifoseria atalantina (nessun identificato, come detto) e non dovrebbe essere revocata alla Roma la away card. Le indagini hanno appurato infatti che i tifosi giallorossi sono stati solo oggetto del tentativo di assalto dei loro rivali. E anche quello che è successo a Varsavia sta prendendo altri contorni rispetto a quello che sostenevano alcuni soloni: "La polizia ha mancato rispetto a norme più basilari" ha detto Malagò. Molti tifosi della Lazio non hanno fatto nulla: per gli altri, ancora in carcere, ci sarà un tribunale a decidere.

Sezione: Notizie / Data: Lun 02 dicembre 2013 alle 18:30 / Fonte: repubblica.it
Autore: Redazione TuttoUdinese
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