Sono pesanti le parole di Pozzo riportate dal "Messaggero Veneto". Il paron si scaglia contro lo staff tecnico, reo di aiutare poco Guidolin in questa travagliata stagione. "Sì, perchè così non va: io mi prendo le mie responsabilità, accusatemi pure di scelte sbagliate, se volete, per gli acquisti o le cessioni, ma vorrei che tutti facessero la propria parte, mentre stavolta vedo che più di qualcuno si è seduto e il nostro tecnico, che è un grande allenatore e una grande persona, mette il petto per fare da scudo. Non mi va"

Che cosa non riesce a digerire Pozzo dell’Udinese di quest’anno? "Non siamo riusciti a mettere i giocatori che abbiamo acquistato nelle condizioni giuste per esprimersi al massimo. E per questo bisogna recitare il mea culpa. L’Udinese è una struttura articolata che parte dal direttore sportivo, prosegue con un dt e arriva fino agli uomini che collaborano sul campo con Guidolin. Ecco, lì stavolta non siamo riusciti a dare il meglio".

È un’accusa diretta: pensa che le sconfitte di questa prima parte della stagione siano arrivate anche per colpa degli ingranaggi che non funzionano più? "Non voglio dare la colpa a nessuno, voglio far suonare la sveglia prima che sia troppo tardi. Siamo una società abituata a vedere i pezzi migliori quando i grandi club bussano alla porta e corteggiano i nostri giocatori. Ma siamo altrettanto pronti ad acquistare dei sostituti per cercare di rimpiazzarli. Poi possiamo anche sbagliare nelle valutazioni, per carità, ma bisogna mettere nelle condizioni i nuovi arrivati di rendere al meglio. Maicosuel e Willians per me non sono neppure scesi dall’aereo, non sono stati aiutati a vivere in una realtà di provincia come la nostra, loro che erano abituati a esibirsi davanti a decine di migliaia di spettatori".



Pensa che sia stato sbagliato qualcosa anche a livello di preparazione? "Mi hanno assicurato che nulla è cambiato, nei programmi, rispetto agli scorsi anni. Ma se prendiamo la paga sulla corsa da una squadra onesta come quella svizzera, lo Young Boys, se giovani come Fabbrini o Faraoni dopo poco più di un’ora di gioco ha i crampi, come è successo contro il Cagliari, allora vuol dire che qualcosa non funziona. Magari le cose sono state fatte alla stessa maniera, ma con meno trasporto. Ed è un peccato, perchè questa squadra ha capacità e talento per crescere ancora, come hanno dimostrato i tanti giovani in campo la scorsa domenica"

Insomma, non tutto dipende soltanto dagli incidenti di percorso, come gli infortuni... "Se esco allo scoperto a questo punto della stagione non lo faccio per distruggere o silurare qualcuno. Lo faccio perchè desidero un cambio di rotta, ma ritengo che la squadra sia troppo sola, così come Guidolin, al quale non devo imputare nulla. Anzi, ha fatto da parafulmine fin troppe volte. L’ha fatto per carattere e generosità. Adesso è giusto aiutarlo"

 

 

Sezione: Notizie / Data: Mer 05 dicembre 2012 alle 10:17 / Fonte: Messaggero Veneto
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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