Davide Nicola, allenatore dell'Udinese, ha rilasciato delle dichiarazioni dopo Udinese-Frosinone 1-1.

Ci sono tre gare ravvicinate, due ancora in calendario, e forse non è il caso di soffermarsi troppo sull'episodio del rigore.

"Sì, ma in parte all'episodio non dipende da noi. Io non sono d'accordo perché l'ho rivisto e non trovo corretto neanche il fatto che non si sia rivisto per assegnare una decisione così definitiva e importante; però lo accetto perché questa è la mia cultura sportiva. Vedendo la partita dico che questo è il quinto punto in cinque partite: non ci può soddisfare interamente, è normale che sia così; però io comunque sto vedendo che i ragazzi continuano ad allenarsi per crescere. Si accetta anche il fatto che magari non si possa essere completamente soddisfatti come pubblico: accetto le reazioni perché noi siamo professionisti e perché anche nel bene e nel male è giusto avere delle esternazioni di emozioni. Mi piace ricordare che la capacità di restare uniti nei momenti difficili ci può portare a costruire insieme e a soffrire insieme, a costruire insieme qualcosa di importante; e in questo ci credo ciecamente. Per cui accetto qualsiasi esternazione, però io voglio che questi splendidi tifosi, perché anche stasera l'han dimostrato, diano una grossa mano e si calino, perché non credo che si possa pensare che questi ragazzi e noi tutti non stiamo dando tutto quello che possiamo in questo momento. Arriveremo a crescere di più, io ci credo: abbiamo bisogno di tutti, tutto qua".

Si aspetta un piccolo passo in avanti, in vista della prossima trasferta, da parte della sua squadra?

"Io mi aspetto che consolidiamo quello che stiamo facendo. Anche stasera comunque si è vista una squadra che ha un ordine preciso e un'organizzazione precisa. Si è cercato di portare più uomini in fase offensiva e di poter gestire diversamente la partita rispetto alle quattro che avevamo fatto perché non era semplice; qui il gol è venuto su un'azione bellissima. Sono davvero convinto che questi ragazzi possano crescere ancora tanto; ma non è che si può crescere in tutto in un mese, perché se no io sarei un mago e tutto il resto sarebbe superfluo. Dico solo che qui c'è la possibilità di costruire qualcosa di importante e poterlo fare insieme. Quindi io ripeto: accetto tutto, però mi piace sempre essere propositivo e costruttivo attraverso il lavoro. Avremo tempo di preparare la prossima partita, avremo tempo anche di vedere giocatori diversi che stanno rientrando; è chiaro che non siamo al top, ma è chiaro anche che bisogna crescere velocemente e credere di fare più punti possibili".

Pradè prima ha detto: "Dopo il gol avevamo un po' di paura". Come ha visto i ragazzi nello spogliatoio e in questa partita?

"Non è paura, è la voglia di uscire da una zona rossa perché non piace a nessuno stare lì. C'è poco da fare, non è che bisogna girare intorno alle cose: lottare, sudare, allenarsi, poi aspettare la partita e fare i tre punti per cercare di agganciare le altre. Ma intanto un punto l'abbiamo rubato a squadre che hanno già giocato e stanno sopra di due punti. E poi è dura anche per gli altri, anche gli altri avranno delle squadre come abbiamo avuto noi. Io sono consapevole del fatto che questa squadra deve crescere in campo, a livello atletico, ma anche a livello mentale perché bisogna essere professionisti nell'accettare anche decisioni arbitrali che non ci vedono d'accordo; e accettare anche le critiche, se no non si cresce mai: chi fa questo lavoro lo deve sapere. L'importante è essere limpidi nella relazione e far vedere che si dà tutto".

Sezione: Notizie / Data: Sab 22 dicembre 2018 alle 18:10 / Fonte: Udinews TV
Autore: Emanuele Calligaris / Twitter: @41ema56
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