Davide Nicola, allenatore dell'Udinese, ha rilasciato delle dichiarazioni dopo Udinese-Fiorentina 1-1.

Mister, Lei aveva detto: "La prerogativa di questa mia Udinese è quella di essere stata sempre squadra, tranne che a Genova". Oggi direi che si è rivista una squadra conforme con una prestazione molto importante contro una Fiorentina, non solo forte oggettivamente ma anche in un momento di forma eccezionale.
"Sì, per la verità, per essere corretti, anche venti minuti nella gara in casa contro l'Atalanta: avevamo fatto bene fino al palo di Fofana, poi ci eravamo disuniti; è accaduto di nuovo contro la Sampdoria, però lì lo abbiamo fatto per un'ora. E quindi ci sono due verità che dico sempre ai ragazzi: quando giochiamo da squadra riusciamo ad essere compatti e ordinati ed esaltiamo anche le nostre caratteristiche; per il momento che stiamo attraversando, per la posizione in classifica, bisogna essere estremamente attenti, concentrati, lucidi, pratici e, come abbiamo visto, può anche accadere, perché è quello che vogliamo, di poter magari condurre le danze anche contro una squadra come la Fiorentina, come è accaduto nel primo tempo. Mi spiace solo non aver concretizzato prima, sull'occasione clamorosa che abbiamo avuto: non è demerito di Rodrigo, è stata sicuramente una grande occasione che si è venuta a creare; e poi ci sono anche gli avversari, però sarebbe stato interessante vedere come sarebbe andata la partita da lì in poi, anche se poi abbiamo trovato il gol su una ripartenza da calcio d'angolo; quindi immaginate, ci era successo contro il Parma, succede anche agli altri. La cosa fondamentale, secondo me, di questo tipo di partita di oggi è aver dimostrato a tutto l'ambiente che noi siamo assolutamente qui per lavorare e poter far bene, questo è quello che ci preme, soprattutto per i tifosi che abbiamo".

Un bel segnale dal punto di vista psicologico perché magari qualcuno da fuori poteva pensare che i quattro gol incassati a Genova potessero incidere anche sul morale dei ragazzi; invece no, si è lavorato bene in settimana, anche e forse soprattutto in tal senso, perché oggi la squadra ha giocato con la testa e con il cuore, credo sia un fattore importante da sottolineare.
"Questo non è in dubbio ma per fare una grande prestazione ci vogliono tre componenti: saper cosa devi fare dal punto di vista tattico, chiaramente sorretto dalla forza delle gambe, quindi dalla capacità di accompagnare le azioni per i novantacinque minuti e soprattutto la lucidità e la capacità di gestione delle emozioni e di quello che devi fare attraverso la testa; senza una di queste componenti diventa difficile essere competitivi a certi livelli. Ripeto: quando noi giochiamo così esaltiamo anche il singolo giocatore; quando invece pensiamo di risolvere le cose individualmente possiamo andare più in difficoltà. Quello che mi preme adesso, in questo momento, è che ci eravamo detti qualcosa prima della partita e ce lo siamo di nuovo dimostrato: noi se siamo questi possiamo fare qualcosa di importante".

Debutto positivo per De Maio, uno degli ultimi arrivati dal mercato: oggi è stato chiamato in causa da titolare e si è disimpegnato.
"Sì, per la partita che era avevamo bisogno di un giocatore che interpretasse bene i movimenti della linea difensiva a tre: in questo Sebastien è sicuramente un giocatore già abituato, avendo giocato per diversi anni. Abbiamo bisogno di crescere anche dal punto di vista della personalità in campo e della lettura di certe situazioni: oggi (De Maio, ndr) ha fatto la sua partita come tutti. Quando si fa una partita così di squadra è difficile che il singolo giocatore possa in qualche modo non risultare importante".

Sezione: Notizie / Data: Dom 03 febbraio 2019 alle 19:33 / Fonte: Udinews TV
Autore: Emanuele Calligaris / Twitter: @41ema56
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