Karnezis 6,5: preferito un po' a sorpresa a Scuffet, dimostra che Stramaccioni non ha certo preso un granchio. Non compie interventi miracolosi, ma manda segnali di tranquillità a tutta la squadra con uscite sicure e prese sale. Positivo anche quando la palla gli capita tra i piedi.
Heurtaux 6: qualche affanno nel primo tempo, quando dalle sue parti Hysaj e Tavano spingono con costanza. Nella ripresa la sua prestazione sale di livello e non lascia scampo agli avversari.
Danilo 7: imperioso al centro della difesa friulana, nella prima frazione di gara è il principale baluardo dei suoi contro gli attacchi dell'Empoli, ordinaria amministrazione, ma sempre di alto livello, nel secondo tempo.
Domizzi 6,5: lascia poco spazio alle pur insistenti avanzate di Laurini in avvio di gara, con chiusure puntuali ed efficienti. Qualche lancio pregevole e tanta esperienza, completa alla perfezione il pacchetto arretrato.
Widmer 6,5: tanta, tantissima, corsa per il laterale svizzero, che ad Udine considerano un possibile crack della fascia destra, l'erede perfetto di Dusan Basta. Dà l'impressione di poter pungere in ogni istante, ne sentiremo parlare molto spesso e molto presto.
Allan 7: inizia da interno destro, con buoni risultati. Nella ripresa si sposta nel ruolo di vertice basso del centrocampo a 5 disegnato da Stramaccioni, con risultati ottimi. Motorino infaticabile e piedi più che buoni, conferma le buone impressioni destate l'anno scorso.
Guillherme 6 : esordio così così del centrocampista brasiliano. Mette in mostra alcune buone qualità, sia dal punto di vista tecnico che fisico ed atletico, ma sconta il naturale adattamento al nostro calcio. Migliorerà.
Badu 5,5: oggetto non identificabile per buona parte della sua gara, si alterna tra centrocampo ed attacco senza trovare spunti degni di nota.

Può dare tanta corsa ed inserimenti alla manovra friulana, chiedergli di duettare all'altezza con Di Natale è forse un po' troppo. Dal 69' Fernandes 5,5: titolare al posto di Badu fino a pochi minuti prima del fischio arbitrale, rileva il ghanese quando la partita non ha nulla da dire. Prova un paio di giocate, ma il suo tempo verrà presto.
Pasquale 6: soffre parecchio Laurini, pur rendendosi protagonista di alcune diagonali positive, aiutato dall'esperienza. Si fa vedere anche in area di rigore, ma non si fa trovare pronto quando gli arriva il pallone.
Muriel 7: impressionante quando accende la luce, parte in velocità o in dribbling e si rende imprendibile. L'assist per il primo gol di Di Natale è un vero e proprio gioiello. L'altra faccia della medaglia sono i momenti in cui l'anzidetta luce si spegne ed il colombiano torna, troppo velocemente, nell'anonimato. Può essere il suo anno, si deve convincere delle proprie qualità. Dal 69' Thereau sv.
Di Natale 8: il capitano è l'emblema dell'Udinese. Sornione, aspetta che gli si presenti l'occasione giusta e quando capita non lascia scampo alcuno ai malcapitati avversari. Eterno, immenso, immarcescibile: gli aggettivi per descrivere l'ex scugnizzo napoletano sono infiniti così come il suo talento. A 36 anni riparte come aveva concluso l'anno scorso: ad Udine, nel suo stadio, nella sua nuova casa, nel suo habitat preferito. E chiunque ami il calcio dice grazie. Dal 84' Koné sv.

Sezione: Notizie / Data: Lun 01 settembre 2014 alle 12:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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