Finisce la prima frazione di gioco al Franchi e l'Udinese sta perdendo, ma solo su un grande gol della Viola. Altrimenti non meriteremmo minimamente di perdere.

1)FORMAZIONI l'Udinese, dopo tanti anni, ha una formazione titolare. Non è una cosa da poco: è un sintomo del fatto che c'è squadra, che viene riconosciuta. E' anche un marchio di un allenatore: segno che crede nel gruppo, che ha dato uno schema e un modo di giocare preciso.

2)ONORE in campo ci sono due squadre che, lo sappiamo tutti, sono già salve. Invece di corricchiare come stanno facendo in vari, in questa serie A un po' balorda, le due compagini onorano maglia, gioco e campionato. L'Udinese è ben messa in campo e Gigi da Aquileia deve aver spiegato bene alle due giovani mezzali che non si può sempre fare il colpo del campione. Questo dà maggior spessore al centrocampo, che non perde palla. Attenzione a Chiesa, è bravissimo a inserirsi palla al piede, i suoi contropiedi possono far male.

3)RIGORI vi spiego come fare rigore senza che lo fischino. Chiunque ha giocato in difesa a calcio sa che si corre di fianco all'attaccante. Se corri dietro e colpisci il suo piede, non può essere involontario. Perché sei in una posizione innaturale per la difesa. Ma gli arbitri questo non lo capisco...

4)MINUTO 25... tolgo l'audio, non ce la faccio proprio a sentire il cronista Sky dire che non è rigore e si vede dalla moviola. A parti invertire, per un errore che può accadere (finora un buon arbitraggio) hanno crocefisso De Paul, contro il Milan. Comunque sia l'Udinese c'è, anche se entrambe le squadra si sono un po' chiuse. Gestire novanta minuti al livello dei primo quarto d'ora sarebbe impossibile.

5)ALI l'equilibrio dell'Udinese dipende dal centrocampo. Se Fofana e Jankto giocano con la testa alta, sia in fase di possesso che difensiva e se le due ali indietreggiano al momento giusto, allora l'Udinese sa chiudersi davvero bene.

6) GOL SUBITO ed ecco, dopo il danno del rigore negato, la beffa di un super gol. Su questa non si poteva niente. Rientrare nello spogliatoio sul pareggio sarebbe stato oro. Invece ora bisogna sgarfare di più davanti.

Sezione: Notizie / Data: Sab 11 febbraio 2017 alle 21:35
Autore: Giacomo Treppo
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