Alberico Evani, commissario tecnico ad interim della nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria per 2-0 contro la Bosnia: "Come ho detto ieri è una Nazionale che ci ha dato problemi, anche quando l'abbiamo battuta. Anche oggi, nel primo tempo ha avuto due occasioni per rimettere in pari la gara. Oggi ne mancava qualcuno, in definitiva questa è una nazionale difficile da affrontare".

Cosa significa per voi questa partita? È un grande successo? 

"È un primo traguardo che ci eravamo prefissati, sono due anni che si lavora, arrivare alla final four è un buon risultato. Ora siamo curiosi, vogliamo capire se il livello è vicino a quello delle formazioni più importanti. Non vediamo l'ora di confrontarci per vedere se siamo all'altezza".

Qual è la sua più grande soddisfazione?

"Quando si ottengono tre vittorie in dieci giorni c'è entusiasmo e felicità, giocatori che stanno bene, come dicevo prima della gara tutti avrebbero meritato di giocare per come si sono allenati e come hanno vissuto questa settimana difficile. Ritorneranno a casa motivati e vogliosi di continuare a fare questo tipo di prestazione. La mia soddisfazione è quella di essere stato, utilizzando il termine del primo giorno, credibile. Sono stato accettato e rispettato dallo staff e dal gruppo giocatori. Mi hanno visto come non credevano. Ho cercato di dare il meglio, come faccio sempre, quando faccio una cosa è al massimo delle possibilità".

C'è un messaggio ai club? 

"No, avranno i loro calciatori carichi e contenti".

Queste vittorie danno un sorriso agli italiani, tutti quanti alle prese con il virus. 

"Sì, era anche uno degli obiettivi prefissati, dare una soddisfazione agli italiani".

Come giudica la crescita di Barella e Insigne? 

"Lo stanno facendo con il club, qui si completano, trovano una squadra che esalta le loro caratteristiche perché questa squadra principalmente vuole giocare al calcio. La qualità è fondamentale".

In vista degli Europei l'Italia è favorita? 

"Non lo so, ci arriveremo motivati, convinti, se continueremo a fare le cose con questo spirito e questa qualità ci toglieremo qualche soddisfazione".

Cosa hai imparato in questi giorni? 

"Tanto, ma lo faccio anche quando c'è Roberto, sono con la squadra. Prendo tutto quel che c'è da imparare. In questi dieci giorni quello che mi è piaciuto è ciò che i ragazzi mi hanno dato e riconosciuto come allenatore in questi dieci giorni".

Quali squadre vorreste evitare in vista del Mondiale? 

"Non ho parlato con Roberto, non ci preoccupa l'avversario, lo studiamo. Vediamo i loro punti di forza, i loro punti deboli, pensiamo a sviluppare il nostro gioco. Non è che ci snaturiamo per l'avversario, non dobbiamo perdere la nostra forza, cercando di imporre il nostro gioco. Quelle che ci toccheranno le studieremo, poi vedremo le contromosse".

Sezione: Notizie / Data: Mer 18 novembre 2020 alle 23:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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