Il centrocampista brasiliano dell'Udinese Guilherme si è raccontato in una lunga intervista a Goal.com facendo il punto sulla stagione appena trascorsa e sugli obiettivi del futuro: "Il primo anno è andato abbastanza bene, anche se è stato sostanzialmente di adattamento e so di non aver dato tutto quello che posso. Devo migliorare, anche perchè a volte ho giocato in un ruolo più arretrato a cui mi devo adattare. Udine è una città piccola e tranquilla. Non c'è la ressa per un autografo che c'era nel Corinthians e in città mi posso muovere tranquillamente. Per quanto riguarda il clima, ho sofferto inizialmente il freddo, ma poi mi sono adattato. Qui in Italia sono da solo: la mia famiglia non è potuta venire, mia moglie lavora in Brasile. Non è facile stare lontani da tutti".

L'adattamento al gioco della squadra, come è andato? "Il calcio italiano è diverso, non è facile adattarsi soprattutto ai ruoli. Ma eravamo in otto brasiliani e i miei compagni mi hanno aiutato molto, soprattutto Danilo, ma anche Gabriel Silva e Allan. A livello di campo, c'è più qualità nei giocatori qui rispetto al Brasile e la tattica è fondamentale, si lavora molto su questo. Il calcio brasiliano è più spettacolare, c'è molto più palleggio".

Dopo 30 anni, Zico è ancora un idolo a Udine: "Sì, i tifosi stravedono ancora per lui. Ci sono foto sue ovunque e tutti ne parlano con grande affetto e riconoscenza. Spero di lasciare un segno positivo qui anche io".

La scorsa stagione non è andata bene, avete chiuso al 16esimo posto: "Non mi so spiegare come mai. Abbiamo lavorato sodo e dato tutto. Ci stiamo concentrando per fare meglio nella prossima".

Allan si è distinto e potrebbe andare via: "E' un grande giocatore e un amico. Sarei felice se rimanesse, ma gli auguro il meglio, di crescere ogni giorno di più, che sia all'Udinese o in un'altra squadra. E se dovesse andare via, sono pronto a prendermi le mie responsabilità in mediana, l'ho già fatto al Corinthians".

Ci sono stati movimenti di mercato attorno a te? "Non ne so nulla. Sono concentrato sull'Udinese, voglio fare una buona stagione qui".

Lo scorso anno hai avuto un maestro come Stankovic: hai imparato molto da lui? "Sì, mi ha insegnato molto soprattutto nella marcatura. E' stato un grande calciatore, sono stato contento di aver appreso molto da lui".

Bruno Fernandes è una promessa: "E' giovane ma ha molto talento, davvero un grande potenziale. E' da due anni in Italia e credo che presto mostrerà tutto il suo valore. Può ambire a grandi squadre per il dribbling, la creatività e l'intuizione nell'innescare l'azione".

Di Natale? "E' un onore giocare con lui. Mi ha insegnato molto. Quando sono arrivato è stato uno dei primi ad avvicinarmi per aiutarmi ad inserirmi. E' sempre stato molto disponibile, una grande risorsa per tutti noi".

Sezione: Notizie / Data: Ven 10 luglio 2015 alle 14:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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