Manuel Gerolin, ex diesse dell'Udinese, ha parlato dei bianconeri ai microfoni di Tmw Radio

Quanto è cambiato il modus operandi dell'Udinese da quando ci lavorava lei ad oggi? La differenza l'hanno fatta le seconde squadre?
"Credo di sì, sono diventate le prime. Hanno preso Granada e Watford che erano in seconda serie e l'han portate nella prima. Così sono diventate primarie, soprattutto quella inglese: quando è così cerchi di far girare i giocatori ed ottimizzare. Una volta le scelte erano più precise, e in effetti abbiamo visto tornare Pereyra, Deulofeu, Forestieri... Giocatori che girano tra le varie squadre, quando hai in casa molti calciatori non ne cerchi altre".



L'Udinese è sempre più De Paul-dipendente?
"No, assolutamente. C'è un organico forte, magari in questi anni ci sono stati dei problemi ma io guardo alla rosa e alla potenzialità, e l'Udinese è squadra che deve essere più su in classifica. De Paul è uno dei tanti giocatori bravi che ci sono, il club è abituato a perderne e sopperire al tutto. Quando andrà via l'Udinese rimarrà forte".

Cosa ricorda della sua Udinese?
"I giocatori che arrivavano in Europa li vedevo in anticipo. Ne ricordo di presi e non... Faccio qualche nome: Pato e Dybala, andati in grandi squadre, sarebbero potuti passare per l'Udinese. Logico però che non potessero comprare tutti: sono arrivati comunque Sanchez, Handanovic e tanti altri come lo stesso Muriel o Cuadrado. L'Udinese, come l'Atalanta di oggi in uno scalino più alto, è un ambiente ideale per sgrezzare i giovani stranieri e prepararli ai grandi club".

Sezione: Notizie / Data: Gio 07 gennaio 2021 alle 08:00
Autore: Jessy Specogna
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