Nell’infinita querelle tra l’Udinese e i suoi tifosi, che oggi decideranno cosa fare per la delicatissima sfida di domenica col Chievo (con la Fiorentina sono rimasti in silenzio), entra nuovamente in campo il sindaco Pietro Fontanini, eletto lo scorso anno col centrodestra. Due settimane fa aveva detto: «Se l’Udinese andasse in B sarebbe una catastrofe». La cosa non è piaciuta in società. Ma Fontanini conferma: «Non ho detto nulla di male, tutti vogliamo bene all’Udinese. Io per primo». Ma domenica andrà alla Dacia Arena? «Se mi invitano sì, se non mi invitano vado a camminare. Quelli della Gsa di basket A2 mi invitano sempre e porto pure bene.

Io voglio collaborare con l’Udinese, abbiamo un Europeo Under 21 da ospitare a giugno e la Nazionale maggiore da ricevere il 23 marzo. Chiaro, voglio anche riparlare con i Pozzo dello stadio. Vorrei si chiamasse Friuli, capisco gli interessi commerciali e l’evoluzione, ma qui c’è una storia, quello stadio è nato dopo il terremoto che per noi ha un significato molto importante». Le parti si incontreranno. Intanto ieri il club ha scelto Marco D’Alessandro come testimonial per la Junior Tim Cup. E De Paul non preoccupa. Behrami sì.

Sezione: Notizie / Data: Ven 15 febbraio 2019 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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