Luis Muriel è uno dei pezzi più pregiati dell'argenteria dei Pozzo. Acquistato dall'Udinese nel 2010, quando aveva appena 19 anni, è cresciuto progressivamente - anche grazie alle esperienze di Granada e Lecce - fino a diventare un elemento chiave nello scacchiere di Guidolin. Il club bianconero andò a scovarlo nella "sua" Colombia, dove l'attaccante impressionava con la maglia del Deportivo Cali. Prima ancora, a scoprire il suo talento fu Agustin Garizabalo, osservatore del club colombiano, che ne ha parlato con l’agente FIFA Federico Spada, come si legge su GianlucaDiMarzio.com:

C’è un giocatore che ha scoperto di cui va più orgoglioso?
"Dirlo è davvero difficile, perché tutti i ragazzi rappresentano un momento specifico e si differenziano per una qualità speciale. Cuadrado è magia, Freddy Montero è serenità, Abel Aguilar incarna la perseveranza, Pipe Pardo la potenza. E poi Cuellar mi dà idea di eleganza, Muriel di effettività e concretezza, Michael Ortega di furbizia. Insomma, ognuno ha il suo. Ma evidentemente Cuadrado, Muriel e Montero per quello che hanno poi dimostrato a livello internazionale sono quelli che più mi rendono orgoglioso".

Come ha scoperto Muriel?
"Lo abbiamo conosciuto sin da piccolino, quando giocava per il Santo Tomas. E devo dire che segnava sempre a noi della Escuela Barranquillera, la squadra che allenavo. A quel punto, volevamo portarlo alla nostra Escuela. Però l’allenatore, Alvaro Nunez, ci ha anticipati. Convinse i genitori di Luis e lo portò al Junior. Ci è rimasto per vari anni, poi ha avuto qualche problema ed è arrivato finalmente alla Escuela Barranquillera. Io non ci lavoravo più, però andai a visionarlo a un torneo giovanile perché un allenatore del Cali, Jorge Cruz, mi disse che lo aveva colpito e che meritava di essere seguito. Beh, aveva ragione. Perché poi non persi tempo e lo prendemmo al Deportivo Cali".

In molti accostano le movenze proprio di Muriel a quelle di Ronaldo, il Fenomeno.
"Sarò sincero, all’inizio noi qui non lo avevamo notato. Però per essere precisi, quando eravamo con il Deportivo Cali in un torneo giovanile a Gradisca, in Italia, alcuni tifosi italiani iniziarono a fare delle fotografie insieme a Muriel. Gli dicevano: ‘Sembri Ronaldo! Sei suo fratello minore?’. Neanche Muriel stesso era consapevole di questo accostamento! Peraltro, lui si ispirava a Ivan Rene Valenciano, un noto attaccante barranquillero. Lui era il suo vero modello".

Sezione: Notizie / Data: Mer 09 ottobre 2013 alle 14:00
Autore: Pier Francesco Caracciolo
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