Il pomeriggio di Antonio Di Natale in quella che potrebbe essere la penultima partita sul terreno dello stadio Friuli era partito nel peggiore dei modi con il Livorno in vantaggio dopo la rete di Paulinho firmato al 13° del primo tempo e il capitano friulano che cinque minuti dopo falliva il penalty del possibile 1-1. Di Natale però non si abbatteva e sull'angolo successivo alla parata di Anania controllava un pallone sul secondo palo e batteva il portiere labronico dando il via alla rimonta dei padroni di casa che si chiudeva allo scadere del primo tempo con la doppietta personale di un Di Natale a tratti imprendibile e generoso nel servire i compagni di squadra in area di rigore e porre le basi per la manita finale con cui l'Udinese ha messo fine a un periodo nero.

Due gol per scalare ulteriormente la classifica dei cannonieri di tutti i tempi in Serie A e avvicinare quota 200 in carriera. Di Natale si è infatti portato a quota 189, a due giornate dalla fine, superando due monumenti del calcio italiano come Alex Del Piero e Beppe Signori e mettendo nel mirino Kurt Hamrin fermo un grandino sopra a quota 190. Due partite per migliorarsi e poi chissà vista la grande incertezza sul futuro del numero dieci bianconero. Lo stesso giocatore al termine dell'incontro ha dribblato le domande su cosa farà nella prossima stagione diviso fra la voglia di appendere gli scarpini al chiodo e iniziare un altro percorso - magari da dirigente - nel mondo del calcio e quella di continuare e provare a raggiungere quella quota 200 gol che solo in sei sono stati in grado di agguantare nella storia del nostro campionato. Un rebus che si risolverà solo fra due settimane quando anche questo campionato chiuderà i battenti e l'attaccante probabilmente si sbilancerà sul proprio futuro. Certo sarebbe un peccato non vedere più un calciatore di questa classe ai nastri di partenza della prossima stagione.

Quanto al Livorno la sconfitta di Udine, la quinta di fila, fa ripiombare il labronici all'ultimo posto in classifica complice la vittoria del Catania sulla Roma. Ora il cammino della squadra di Nicola si fa ancora più duro con quattro punti da recuperare sul Bologna quartultimo a due gare dal termine. Gli amaranto dopo una buona partenza si sono sciolti al sole sotto i colpi dell'Udinese di Di Natale mostrando una fragilità difensiva preoccupante coi due centrali che concedevano praterie agli avversari e i terzini in difficoltà sia nell'uno contro uno sia nelle diagonali difensive. Domenica, nel derby con la Fiorentina, inoltre mancheranno due pedine fondamentali come Greco e sopratutto Paulinho e servirà una vera impresa per non trasformare l'incubo in realtà.

Sezione: Notizie / Data: Lun 05 maggio 2014 alle 10:30
Autore: Stefano Pontoni
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