Keinan Davis è ripartito da dove si era fermato. Dopo la rete salvezza realizzata al Benito Stirpe di Frosinone e l'infortunio muscolare che gli aveva impedito di cominciare al 100% la stagione, all'esordio in Coppa Italia gli sono bastati dieci minuti in uscita dalla panchina per ritrovare il gol. Un'iniezione di fiducia importante e un segnale chiaro per Kosta Runjaic e l'intera Udinese.

Per la maglia da centravanti titolare ci sarà parecchio da sgomitare, una situazione ben diversa da quella del campionato scorso. Quest'estate l'allenatore ha avuto sin da subito modo di lavorare con diverse alternative nel ruolo, anche con caratteristiche differenti. Rispetto a Lucca, partito quasi sempre dall'inizio complici lo stop dell'inglese e la piccola operazione a cui si è sottoposto Damian Pizarro, Davis offre maggiore tecnica, utile in fase di manovra. Inoltre ha un'ottima lettura dei tempi di inserimento, come dimostrato contro l'Avellino, la cui difesa però non è parsa proprio imperforabile. 

Se riuscirà a raggiungere e mantenere una buona condizione fisica, da sempre suo tallone d'Achille, il numero 9 sarà una risorsa preziosissima per mister Runjaic. Il tecnico potrà adattare il proprio reparto offensivo alle caratteristiche dell'avversario e provare nuove soluzione, cosa che nella passata stagione gli infortuni hanno impedito. Il folto reparto offensivo dei bianconeri farà sì che la competizione non manchi e soprattutto per i più giovani come Iker Bravo e Pizarro questo fattore potrebbe diventare decisivo per raggiungere il proprio potenziale. Il rovescio della medaglia è però evidente: l'allenatore dovrà essere bravo a gestire le rotazioni se vuole che tutti i suoi uomini siano in buona condizione e che non ci siano troppi malumori legati al minutaggio. 

Sezione: Notizie / Data: Sab 10 agosto 2024 alle 11:47
Autore: Gabriele Foschiatti
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