Dalle pagine del quotidiano romano l'analisi di quanto avvenuto durante l'incontro fra Atalanta e Udinese, con il caso del rigore prima concesso ai friulani e poi, dopo consultazione fra la terna, non assegnato.

ROMA - Come non bastasse quanto successo a Torino. A Bergamo si consuma un caso mai visto in serie A, direttamente legato anche alla nuova interpretazione del fuorigioco. Con tanto di... record battuto. Avreste dovuto vedere la faccia di Di Natale, che da lì a pochi secondi avrebbe tirato il rigore del possibile 1-1, vedersi sfilare davanti l’arbitro che correva a parlottare con il suo assistente numero due, l’esperto Renato Faverani (è uno dei due fedelissimi di Rizzoli, candidato con lui e Stefani ai Mondiali 2014), per cambiare una decisione che è comunque discutibile. Il tutto in 3’20”, ovvero da quando il cronometro di Sky segna 00.50” (il momento del fischio del rigore) a 04’10”, quando Giacomelli (al quale, davvero, non ne va bene una) segnala che «è fuorigioco». E pensate che il gioco riprende con la punizione di Consigli con il cronometro che segna 5’08”! Faverani e Giacomelli sono riusciti a battere un record, quello che apparteneva al trio Gervasoni-Maggiani-Rizzoli, il gol di Bergessio buono e poi trasformato in non buono in Catania-Juve. Allora ci misero solo 44”. Sembrava un’eternità....
I FATTI
- Ma che è successo? Sulla punizione di Di Natale dalla trequarti dell’Atalanta, a centro area - siamo più o meno all’altezza del disco del rigore - Stendardo trattiene nettamente Danilo, tirandolo giù. Giacomelli fischia il rigore, il pallone (particolare importante) cade a notevole distanza, dopo aver sorvolato ad alta quota i due giocatori protagonisti dell’episodio. Solite proteste di rito, esce fuori il giallo per Stendardo, ancora proteste, Di Natale prende il pallone, lo sistema sul dischetto, aspetta che anche l’ultimo degli atalantini finisca di parlare con l’arbitro. Poi... poi Faverani richiama l’arbitro che va da lui a parlare (è già passato un minuto), i due discutono, riprendono a parlare col cronometro che segna 2’28”, a 3’46” Giacomelli parla con i capitani. Dal replay si vede che, al momento della punizione, Danilo è oltre tutti gli atalantini. Ma Faverani non segnala mai nulla, la bandierina resta bassa. Ma il fuorigioco è punibile? L’off side non diventa attivo nel momento in cui il giocatore riceve il pallone? Fosse arrivato Heurtaux tirando e segnando, sarebbe stato valido... Il fatto che il pallone non sia diretto a Danilo apre la discussione e lascia molti dubbi, il fatto che proprio su un giocatore in off side venga commesso fallo da rigore potrebbe “giustificare” la scelta di Faverani. Ingiustificabile, la scelta, lo è sicuramente, nei tempi. Era meglio la moviola in campo.
RIGORI, CHE CROCE
- Fra l’altro, proprio come sottolineato a Sportilia questa estate, le trattenute in area sono la croce e la delizia dei nostri arbitri. Giacomelli fa giocare (e non sbaglia) su un contatto fra Heurtaux-Bonaventura (il bianconero, buon per lui, prende il pallone), ma poi sorvola su un abbraccio di Basta ancora ai danni di Bonaventura, questo sì, da penalty. Ieri, evidentemente, per errori e omissioni, non era destino....

Sezione: Notizie / Data: Lun 30 settembre 2013 alle 14:00
Autore: Davide Alello
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