Il Corriere dello Sport edizione odierna commenta la gara di ieri fra Udines e Bologna, terminata in parità:

"UDINE - Diciamo subito che l’Udinese il pareggio se l’è guadagnato fino in fondo per quello che ha costruito soprattutto nella prima parte, ma a quel punto della domenica, quando ormai mancavano soltanto cinque minuti alla fine dei giochi, il Bologna ci ha messo anche tanto del suo nel pareggio di Di Natale, alla partita numero 300 in serie A con l’Udinese e che nelle prime due partite non era finito nel tabellino dei marcatori.

QUALITA’ -
Perché è vero che, dovendo rimontare e non avendo più niente da perdere, Guidolin aveva aggiunto davanti tutta la qualità che aveva a sua disposizione in panchina, vedi Maicosuel e Zielinski, ma è altrettanto vero che il Bologna stava difendendo senza troppi affanni quella punizione meravigliosa di Diamanti che aveva fatto piangere Kevala e che solo addormentandosi su Muriel e perdendo Di Natale (come d’altra parte era successo a Bologna nel campionato passato) ha consentito all’Udinese di agguantare un pari che a quel punto sembrava complicato da raggiungere. Certo che può e deve imprecare il Bologna per la mancata vittoria, questi tre punti sarebbero stati importanti come l’aria anche alla luce delle prime due partite più cariche di ombre che di luci (soprattutto quella giocata sul campo del Napoli), ma attenzione, la sua buona domenica resta, resta eccome, perché fare punti a Udine non è mai facile per nessuno.



COSTRUTTIVA -
Pensate, il Bologna aveva pareggiato qua l’anno passato a metà marzo, e da allora a oggi qui a Udine avevano perso tutti contro la squadra di Guidolin. Che ieri è stata di sicuro meno costruttiva di altre volte, anche per merito del Bologna, ma che come al solito non ha mai perso i giusti equilibri tra i reparti e ha concesso poco nella fase di difesa. Non a caso il gol del Bologna è arrivato (appunto) su una punizione di Diamanti, che dalla sua mattonella non ha dato scampo a Kelava con una parabola davvero straordinaria.

BRAVO CURCI -
L’anno passato era finita 0-0 Udinese-Bologna, ma Curci aveva fatto il fenomeno, parando anche un calcio di rigore di Di Natale, in una sfida dove i rimpianti erano stati soprattutto dei friulani. Sì, a metà del primo tempo anche ieri Curci ha consentito al Bologna di restare sul pareggio confezionando almeno un paio di interventi importanti su Di Natale e Muriel, ma per il resto della domenica è stato chiamato a sbrigare solo l’ordinario e sapete perchè? Perché il Bologna è stato sempre dentro la partita, non ha mai pensato solo a difendersi, cercando tutte le volte di riattaccare e con queste ripartenze qualche pericolo all’Udinese lo ha fatto correre in più di un’occasione. Caso mai va sottolineato come il Bologna sia mancato nella fase di finalizzazione, perché fino alla trequarti è arrivato con una certa facilità, giocando sufficientemente alto, ma poi si è smarrito, considerato che i centrali dell’Udinese sono stati bravi su Bianchi e Moscardelli e considerato anche che Diamanti ha determinato poco quando ha potuto giocare il pallone tra le linee.

LE DUE MAGIE -
In pratica il Bologna nella seconda parte non ha mai rischiato, anzi, forse addirittura più che nella prima è ripartito bene, ma ancora una volta arrivato nelle vicinanze dell’area di rigore dell’Udinese è come se di fronte si fosse trovato il buio. A un certo punto Pioli ha tolto Della Rocca per far entrare Perez, modellando il Bologna sul 3-4-1-2, ed è sembrato addirittura messo meglio sul campo, perché l’Udinese faceva sempre più fatica a costruire gioco sia in mezzo che sulle fasce laterali. Ecco, dopo il gol di Diamanti su punizione, va detto che il Bologna non è stato capace di approfittare degli spazi che gli lasciava l’Udinese, perché Cristaldo è appena arrivato e in taluni momenti è sembrato un pesce fuor d’acqua e perché Moscardelli era ormai a corto di benzina. Sì, la squadra di Pioli ha dato l’impressione di poter fare bingo dal gol di Diamanti in poi, e ci sarebbe anche riuscito senza quell’abbaglio al minuto quaranta, nel corso del quale l’Udinese ci ha messo la sua abilità e il Bologna ha commesso almeno un paio di errori. Che per niente al mondo devi permetterti di fare quando davanti hai uno come Di Natale, che anche nelle domeniche dispari dell’Udinese trova sempre lo spazio e il modo per fabbricare almeno una gemma preziosa".

Sezione: Notizie / Data: Lun 16 settembre 2013 alle 11:40
Autore: Davide Alello
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