Di solito un arbitro non dovrebbe farsi notare in una partita. Il suo lavoro dovrebbe essere si preciso ed autoritario ma altrettanto silenzioso ed invisibile. Nell'anticipo delle 18 però tra Catania ed Udinese così non è stato. L'arbitro ha rovinato una partita che per larghi tratti era stata una splendido scontro tra due squadre che ce la mettevano tutta per vincere e per uscire dalla crisi. L'arbitro sotto accusa è Andrea De Marco, fischietto già criticato parecchie volte in questo avvio di stagione, sopratutto in occasione di Chievo-Juventus e Napoli-Torino, il cui rendimento per ora è stato al di sotto del limite di sopportazione. Errori grossolani come quelli di ieri sera sono stati molto incisivi sul risultato finale che a questo punto appare alterato.

Al 28' del primo tempo, il calcio di rigore a favore del Catania ci può anche stare dato che risulta clamorosa l'ingenuità del capitano dell'Udienese Domizzi che va direttamente sull'uomo (Legrottaglie, ndr) per abbatterlo, anche se il difensore rossoblù allunga le braccia e strattona, però con molta più furbizia, il bianconero. Il difensore dei friulani era già ammonito e meritava forse anche il secondo giallo.

Sei minuti dopo l'Udinese reclama un calcio di rigore che De Marco non concede, ma è evidente il fallo di mano di Tachtsidis, che va a toccare il pallone prima del colpo di testa di Domizzi. Clamorosa disattenzione dei direttori di gara.

Al 37' c'è un cartellino giallo, ma è clamorosa la gomitata che Pereyra dà a Guarente. Fallo chiaramente c'era, ma De Marco non lo vede. Ci penserà Il giudice sportivo Tosel?

Al 42' invece ferma prima Keko per un fallo inesistente su Gabriel S. e poi Muriel, su segnalazione erronea del guardialinee, per un presunto fuorigioco inesistente.

Al 68' poi De Marco non vede un ulteriore rigore per i friulani, negando il fallo di mano di Tachtsidis che tocca chiaramente il pallone con il gomito.

 

 

Sezione: Notizie / Data: Dom 10 novembre 2013 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni
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