Calciofili e non, vi ricordate dei film del grande Lino Banfi "L'allenatore nel pallone" e "L'allenatore nel pallone 2"? Ebbene, faccio finta che abbiate detto tutti "sí" e lancio il paragone: Oronzo Canà sta a Longobarda come Stefano Colantuono sta a Udinese. Un po' a sorpresa è arrivato il tecnico romano dopo la separazione con un altro romano doc, Stramaccioni, a seguito di una stagione da coma, senza emozioni, senza un sussulto, ECG piatto. Certo, il parco giocatori non era esattamente adatto a puntare all'Europa, ma nemmeno a sfiorare con un dito la zona retrocessione. Però, ciò che fa pensare, è che, fatta eccezione per il semi-sconosciuto iracheno Ali Adnan (che di concreto ha portato solo uno sproposito di "mi piace" arabi alla pagina Facebook dell'Udinese e una serie medio-lunghe di minacce nel caso in cui non giochi), la squadra non è cambiata. Probabilmente arriverà Zapata, stangone colombiano da 3-5-2, e partirá Allan, percorrendo al contrario il percorso che farà l'attaccante.

È tornato anche Edenilson, ottimo giovane reduce da un'esaltante stagione sotto la lanterna. Ecco, Canà, sotto la lungimiranza dell'agente Bergonzoni e del vulcanico presidente Borlotti, in tre sessioni di mercato visibili su pellicola (in due film), ottenne Aristoteles, Kiku, la giovane promessa Caninho e i due esperti Pagnotta e Brambilla. Kiku e Aristoteles, nel nostro universo parallelo ma reale, sono arrivati o stanno per farlo (Zapata e Adnan), mentre gli altri tre sono già in rosa (Edenilson, Di Natale e Pinzi). Può essere anche decisamente contestabile questo parallelismo, però che ci volete fare, appena vedo Colantuono illuminarsi come la luna di riflesso dal sole, mi viene solo da pensare al secondo Caná, che, ricordiamolo, nonostante mille difficoltà, raggiunse il suo obiettivo in entrambi i film. Non dimentichiamo tuttavia che Aristoteles e Caninho facevano i fenomeni, ma anche Kiku gli autogol...speriamo quindi che questo parallelismo mascherato da regola abbia la sua eccezione

Sezione: Notizie / Data: Mar 07 luglio 2015 alle 16:30
Autore: Francesco Donatelli
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