Giancarlo Camolese, commentatore tecnico della rete nazionale, nonché docente universitario alla Suism di Torino e alla scuola allenatori del settore tecnico di Coverciano, ha seguito la partita dell'Udinese domenica scorsa contro la Juventus.  Ai microfoni del Messaggero Veneto ha raccontato le sue impressioni  su alcuni temi di attualità in casa Udinese.

"Zapata? A me il colombiano è sempre piaciuto, magari si può discutere sulla continuità. Però quella friulana è una piazza che ha sempre saputo aspettare i suoi giovani, penso a Sanchez che nei primi due anni non fece sfracelli. Certo, Zapata ha un’altra età, ma gli attaccanti sono strani. Immobile prima di arrivare al Torino aveva segnato due gol, in granata ne fece ventidue".

Su Lasagna:

 "In prospettiva è un giocatore interessante, ma la serie A è tutta un’altra cosa rispetto alla B. Come ho detto prima il pregio dell’Udinese è quello di saper aspettare i suoi giocatori".

Su Samir, Jankto, Fofana, Perica e De Paul.

 "Samir mi sembra il più pronto e a Udine ha trovato l’allenatore migliore per imparare tutto della difesa a quattro. In quel ruolo è già tra i migliori in Italia. Fofana ha grandi colpi, ma mi sembra andare ancora troppo a strappi. Jankto è un giocatore con ampi margini di miglioramento, uno sul quale è stimolante lavorare per un allenatore".

 Domenica c’è Pescara-Udinese.

  "Innanzitutto diciamo che i due allenatori si conoscono bene, poi è vero che dal punto di vista psicologico la gara rappresenta un po’ un’incognita per l’Udinese. Però va anche detto che il risultato ottenuto con la Juve è un’iniezione di fiducia per la squadra che ha la possibilità in questo finale di stagione di migliorare la sua classifica". 

Sezione: Notizie / Data: Gio 09 marzo 2017 alle 18:30
Autore: Jessy Specogna
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