Marcio Amoroso, indimenticato attaccante dell’Udinese, ai microfoni di Tuttojuve.com ricorda la vittoria del ’97 e racconta di alcuni scenari di mercato curiosi tra lui e la Juventus.

Domenica a Torino si affronteranno Juventus e Udinese, i ricordi per i friulani vanno alla storica vittoria 0-3 in cui lei segnò una doppietta, quale ricordo conserva di quella partita?

"E’ stato un momento indimenticabile per tanti motivi: la Juventus di quel periodo era fortissima, arrivava da due vittorie, in Campionato contro il Milan e in Champions contro l’Ajax, dove aveva segnato in totale 10 gol, noi siamo arrivati a Torino con niente da perdere e abbiamo giocato al meglio. Con un uomo in meno il mister Zaccheroni ridimensionò la squadra e trovammo il gol, il primo su rigore lo segnai io dopo che Bierhoff scelse di farmelo battere. Il gol lo sognavo già nei giorni precedenti, perché avevo appena saputo di diventare papà e la rete volevo dedicarla a mia moglie e a mio figlio Giovanni. Quando tornammo all’aeroporto trovammo ad accoglierci migliaia di persone come se avessimo vinto il Campionato. Sono momenti che non scorderò mai".

Il mister Ancelotti ha rivelato in un’intervista che lei fu vicino alla Juventus mentre era allenatore a Torino. Si parlò anche di uno scambio con Henry, ma poi l’offerta dell’Arsenal fece sfumare tutto.

"Sì, era una possibilità, ma di questo scenario paradossalmente io non sapevo nulla. Fu proprio mister Ancelotti a dirmelo quando ci ritrovammo insieme al Milan. Quando mi raccontò tutto questo io caddi letteralmente dalle nuvole, perché non avevo idea! Per me sarebbe stato un onore giocare anche nella Juventus, tutti i giocatori sognano di giocare in una grande squadra come Juve, Milan o Inter".

Muriel potrebbe diventare il nuovo Amoroso?

"Beh, prima deve fare qualche gol in più e vincere la classifica cannonieri come ho fatto io (ride). Io credo comunque che per quanto simili non ci possono mai essere giocatori uguali e i paragoni sono sempre un po’ affrettati. Io giocavo molto sulla fasce, sfruttavo la velocità, però penso che Muriel abbia buone basi per fare bene. Deve imparare da Di Natale, come feci io con Bierhoff e Poggi, miei punti di riferimento. Ci vuole tempo e un grande impegno negli allenamenti."

Vedremo Marcio Amoroso agente FIFA o allenatore?

"Allenatore no di certo, non è mai stata una mia idea. Per ora faccio il papà a tempo pieno, istruisco i miei due figli al mondo del Calcio e gestisco la ditta di famiglia impegnata nell’edilizia. Il figlio più grande, Giovanni, è nato a Udine, è un vero friulano e il prossimo anno andrà proprio nell’Udinese per crescere e migliorare. E’ un centrocampista che può giocare anche mezzapunta o trequartista. L’altro figlio più piccolo per ora gioca in una scuola Calcio qui in Brasile"

Le manca l’Italia? Si sente ancora con la famiglia Pozzo?

"L’Italia è sempre nel mio cuore e in quello della mia famiglia. A Udine mi sono sempre sentito a casa, ogni volta che torno vado a trovare i miei amici. Con il presidente Pozzo ci sentiamo spesso, perchè da qui in Brasile segnalo eventuali giovani interessanti, è bello sapere che a Udine le porte sono sempre aperte per me. La città e la realtà friulana mi hanno cambiato la vita, mi trovo molto bene e non vedo l’ora di ritornarci presto."

Sezione: Notizie / Data: Ven 29 novembre 2013 alle 19:30 / Fonte: TuttoJuve.com
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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