Il 13 febbraio 2011 va in scena una partita importantissima tra Cesena ed Udinese: per i romagnoli ottenere i tre punti sarebbe fondamentale per proseguire l’obiettivo salvezza ed interrompere un filotto negativo di sette incontri senza successo, mentre i friulani sono  a caccia dell’ottavo risultato utile consecutivo per continuare a sognare la Champions.
L’Udinese soffre inizialmente l’aggressività dei romagnoli, più ordinati con il 4-3-3 di Ficcadenti. Stando molto corti e precisi rendono dura la vita a Domizzi, Benatia e Zapata. Tuttavia il Cesena commette il grave errore di non riuscire a concretizzare il numero di palle gol create con i movimenti di Rosina e Giaccherini, chiamando Handanovic ad un solo intervento in uscita su Bogdani. E non colpire uno squadrone con tanta qualità come l’Udinese è un peccato mortale. Minuto dopo minuto il 3-5-2 di Guidolin prende sempre più sicurezza e campo, minando le certezze dei romagnoli. Al 40’ ecco l’episodio che sblocca la gara: percussione di Alexis Sanchez che scardina la difesa avversaria, serve un fallo di Van Bergen per fermare il cileno scatenato. Punizione dal limite dell’area semplicemente perfetta di Totò Di Natale, con la sfera che si insacca all’incrocio dei pali alla sinistra di Antonioli, vanificando il suo tuffo disperato. Il vantaggio galvanizza i friulani che aumentano il livello di gioco: Inler innesca la velocità di Isla, cross del cileno sul secondo palo, sul quale è arrivato il solito Di Natale.

Conclusione su cui Antonioli si supera.
Ripresa ed è ancora assedio del Cesena, stavolta più convinto rispetto al primo tempo ma Handanovic è sempre attento e, quando serve, vola a blindare il vantaggio. Colucci avrebbe un’altra chance per pareggiare ma spara alto da buona posizione. Ancora gol sbagliato e gol subìto, la dura legge del calcio non fa sconti: Armero recupera palla sulla fascia sinistra si accentra, palla che arriva a Di Natale che serve l’arrembante Inler. Controllo di destro e conclusione mancina che non dà scampo ad Antonioli:2-0 . Ormai è il segnale della resa dei padroni di casa: sulla destra Isla va via, triangolo con Sanchez, tocco morbido a scavalcare Antonioli e Di Natale firma la sua doppietta personale ed il 3-0 dell’Udinese. Risultato mantenuto fino alle fine. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta da quella volta ma l’orgoglio friulano è rimasto sempre quello e sicuramente i ragazzi di Stramaccioni avranno voglia di ripetere un successo del genere.
 

Sezione: Notizie / Data: Dom 01 marzo 2015 alle 13:00
Autore: Federico Mariani
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