Come riporta Tuttosport la vittoria del Torino a Udine manca da 24 anni, quando segnò Aldo Serena, per il successo del 1989. Ecco come il quotidiano torinese racconta di un tabu che dura dal 1989

TORINO. Il Toro delle grandi imprese se ne trova un’altra a portata di mano nel cammino di questa stagione che lo sta accompagnando verso posizioni previste da pochi. E così domenica, a Udine, contro l’Udinese, la Ventura -band potrebbe segnare un’altra tappa importante in questa stagione in grado di segnare una svolta nell’era della gestione Cairo . Per Cerci  e compagni, al Friuli, si presenta l’opportunità di infrangere un tabù che dura quasi 29 anni. Dal 1989, infatti, il Torino non riesce a uscire da quello stadio con una vittoria! L’ultimo a riuscirci era guidato da Radice  in panchina e vedeva Martina  tra i pali, Danova , Francini  e Galbiati  in difesa, Ferri , Zaccarelli , Sclosa , Dossena  e Caso  a centrocampo, Serena  e Schachner  in attacco. Vittoria grazie alla rete realizzata alla mezzora da Serena in un Toro capace alla fine della stagione di piazzarsi al secondo posto dietro al sorprendente Verona di Bagnoli  che si laureò campione d’Italia. Da allora sei sconfitte e altrettanti pareggi ma mai più un successo. Che se dovesse invece arrivare consentirebbe al Toro di raggiungere quota 22 e preparare l’ultima gara interna con il Chievo nella massima serenità. Centrare l’impresa consentirebbe al Toro di collezionare un’altra perla a livello di tabù storici infranti visto che quest’anno il Toro è riuscito a imporsi a Bologna dopo 33 anni ed è ora settimo in classifica dopo 15 giornate, posizione che non gli riusciva di occupare da 20 stagioni con 19 punti che sempre dopo 15 turni non sapeva capitalizzarli da 19 campionati. Solitamente in queste occasioni i giocatori si trincerano dietro a dichiarazioni di prammatica. In realtà pure loro vorrebbero entrare nella storia dalla porta principale e chissà che a Udine questa molla inconscia non possa rappresentare la spinta necessaria per dare ulteriore coraggio a una squadra che partita dopo partita ha saputo crescere offrendo nella stragrande maggioranza dei casi un calcio propositivo apprezzato dalla critica. Vincere a Udine, dunque, per il Torino significherebbe trovare altri stimoli e arricchire un campionato in cui l’obiettivo numero uno di buona parte dei tifosi del Torino resta la vittoria nel derby. Che di questo passo, a fine febbraio, i granata potrebbero affrontare senza gli assilli di una classifica pericolante e pericolosa

Sezione: L'Avversario / Data: Gio 12 dicembre 2013 alle 12:20
Autore: Davide Alello
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