Giovanni Stroppa apre la settimana indicando subito la strada da percorrere per riprendere il cammino dopo il k.o. pesante subìto contro la Lazio. “La forza è il gruppo, la nostra risorsa. Se confrontiamo la nostra rosa di questo particolare momento con le altre della categoria, non c’è paragone. Dobbiamo essere squadra, altrimenti non andiamo da nessuna parte. La cosa che conta è che siamo vivi”. Stroppa ha passato tre giorni a spiegarsi il blackout dei suoi dopo soli 5’.

“Con il gol di Hernanes tutto quello che avevamo preparato è svanito – ammette il tecnico –. Doveva esserci un atteggiamento diverso, almeno per salvare la faccia. Abbiamo svolto la miglior settimana di allenamento dell’anno prima di questa partita, ma è bastato quell’episodio a condizionare tutto. Non vedo motivi per preoccuparsi, bisogna continuare a credere in quello che stiamo facendo”. La fragilità psicologica è il problema attuale del Pescara: nemmeno i sette punti consecutivi sono bastati per affrontare la Lazio con un piglio più deciso. “Bisogna capire che in questa squadra ci sono molti giovani che hanno visto alla vigilia quale era la pressione che poteva dare questa partita. La non reazione è stata un problema di testa: il nostro castello è crollato”.

Sezione: L'Avversario / Data: Mer 10 ottobre 2012 alle 21:16 / Fonte: www.gazzetta.it
Autore: Marco Bonitti
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