Lo staff medico della Fiorentina guidato dal professor Galanti, dopo la risonanza magnetica di domenica e le radiografie di ieri, ha riconsegnato a Montella un Mario Gomez perfettamente guarito. E' una grande notizia, quella che tutti aspettavano. Il recupero è a tempo di record, poco più di due mesi, ed è stato facilitato anche dalla tempra del giocatore, un colosso sotto tutti i punti di vista.
Il recupero fisico era una tappa fondamentale, ma non scontata vista la gravità dell'infortunio, soprattutto in tempi così rapidi. Possiamo dire che oggi il percorso di Mario Gomez è fatto al novanta per cento. Ora manca quel dieci per cento più legato alla sensibilità del giocatore, alla psicologia, che alla medicina. E sotto questo profilo, come abbiamo sempre sostenuto, nessuno vuole o ha interesse alcuno a voler forzare i tempi per il recupero agonistico. In primis il giocatore.
Gomez tornerà soltanto quando sarà mentalmente al cento per cento e atleticamente a posto. Giocare una partita in più o in meno non ha alcun senso, tanto più che il campionato è ancora lungo e il tedesco vuol rientrare da grande protagonista. Sogna un girone di ritorno da star per arrivare al mondiale con la sua nazionale sulle ali dell'entusiasmo, magari dopo aver centrato qualche obiettivo importante con la Fiorentina.
Per questo, Udine è una tappa troppo ravvicinata. Magari rientrerà nel clima della squadra e delle convocazioni, ma non toccherà il terreno di gioco. E' presto. Come avevamo anticipato, l'appuntamento più probabile è il Verona di Toni, lunedì due dicembre. In quella occasione Gomez potrebbe entrare a partita in corso per saggiare il primo impatto agonistico. Poi, gradualmente, il suo minutaggio salirà. Contro la Roma l'otto dicembre, il tedesco farà di tutto per giocare. Inutile, invece, fargli fare la trasferta in Portogallo con la qualificazione in coppa già ottenuta.
Anche Montella non ha nessuna intenzione di forzare o di mettere fretta al giocatore, tanto più che in questo momento con il rientro di Ilicic (è quasi al top), il recupero di Rebic e la conferma di Matos, per il reparto offensivo le soluzioni non mancano. Prudenza, dunque, per avere Mario Gomez al massimo nel girone di ritorno sperando in una corsa trionfale, anche con i suoi gol, verso la Champions.


A proposito di infermeria, anche Ambrosini è recuperato dal punto di vista medico e tornerà convocabile per la trasferta di Udine. Da qualche giorno ha ricominciato a forzare e il muscolo infortunato con il Milan (piccola ricaduta) ha risposto bene. Anche in questo caso, però, non ci sarà alcuna fretta. Il giocatore ha esperienza e d'accordo con lo staff medico e Montella, tornerà solo quando sarà al 100 per cento. Ma, come detto, probabilmente giocherà anche a Udine, magari per uno spezzone di gara.
Dal campo alla scrivania. Ieri sera Pradè è stato festeggiato a Montecatini dove gli è stato consegnato il trofeo Maestrelli quale miglior direttore sportivo della scorsa stagione. Noi che ci onoriamo di far parte della giuria, abbiamo dato il nostro contributo essenziale affinchè il trofeo andasse a Pradè e in sostanza a premiare tutto il mercato della Fiorentina e l'operato anche del direttore tecnico Macia e del presidente Cognigni, che in due stagioni hanno fatto cose straordinarie vendendo a prezzi alti e comprando campioni a relativamente poco. Cos'è la Fiorentina oggi è sotto gli occhi di tutti e Pradè questo premio l'ha ampiamente meritato bruciando tutta la concorrenza. Per regolamento non si può vincere due volte di fila, altrimenti anche per quest'anno Pradè sarebbe il candidato ideale.
Intanto, però, la Fiorentina ha bisogno di ritocchi e il mercato di gennaio è vicino. Gli occhi si sono appuntati, in Italia e all'estero, su quei giocatori che possono essere presi con buon rapporto qualità-prezzo e soprattutto con delle problematicità. Lodi, vecchio pallino di Montella, a Genova non gioca. Nel modulo di Gasperini un regista con le sue caratteristiche non è previsto, il tecnico gli preferisce Matuzalem.
La Fiorentina sta lavorando per dare a Montella quell'alternativa a Pizarro che cerca da tempo. Si proporrà uno scambio con qualche giocatore gradito a Gasperini, tra Wolsky, Bakic o anche lo stesso Vargas che a Genova è stato l'anno scorso e con Gasperini potrebbe avere la sua rivincita visto che l'allenatore rossoblù sfrutta molto i giocatori di fascia. Le probabilità di chiudere sono molto alte.
A gennaio, comunque, i due acquisti più importanti saranno Gomez e Ilicic. I colpi dell'estate, pagati 30 milioni, si sono visti pochissimo. Per loro e per la Fiorentina è un po' come ripartire da zero e se la squadra viola senza di loro ha fatto grandi cose, con loro è il momento di sognare ancora più in grande. 

Sezione: L'Avversario / Data: Mar 19 novembre 2013 alle 12:15 / Fonte: Tuttomercatoweb
Autore: Redazione TuttoUdinese
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