Luciano Spalletti ha presentato in conferenza stampa la sfida in programma domani allo stadio "Diego Armando Maradona" contro l’Udinese“Noi abbiamo a che fare con dei professionisti che si chiedono sempre se basta quello che hanno messo dentro le partite. Questi ragazzi vogliono dare il massimo e inventarsi anche qualcosa. Questa è una caratteristica che ho sempre visto.


Percepiamo un entusiasmo fortissimo, facile da assorbire. Basta pensare alle ultime partite per arrivare allo stadio, tutto un “vai e frena” continuo con il pullman perché i tifosi si mettono in mezzo e danno il loro sostegno. Dobbiamo restituire loro delle soddisfazioni. A


L'Udinese? Marino sa costruire le squadre per gli obiettivi da acchiappare. Sono fisici, hanno estro in tre/quattro elementi. Le ripartenze sono un’insidia se non hai equilibrio, la forza sulle palle inattive. Dovremo essere bravi a saper stare in equilibrio, gestire la partita, andare subito ad avere chiaro cosa ci giochiamo in queste nove storie da novanta minuti. L’Udinese ha un disegno tattico ben preciso, ci concederanno poco spazio facendo blocco squadra intorno all’area di rigore. Bisogna essere bravi a palleggiare in sicurezza e andare dietro questo blocco squadra che potrebbe far male in ripartenza. I calciatori tecnici tendono a prenderla tra i piedi, fare l’uno-due; probabilmente non sono riuscito ad inculcare il comportamento di ricevere la palla dietro il blocco della linea difensiva e non solo tra le linee”. 


 Scudetto? Se guardiamo la classifica è chiaro che le squadre che sono davanti hanno più percentuale, vedi l’Inter che ha da giocare una partita in più. Se andiamo a vedere le singole squadre, il loro valore, allora tutte hanno il 25%, hanno tutte le stesse possibilità”.


Con che modulo giocherà il Napoli? Io dico che l’atteggiamento, l’ho detto più volte, è in un modo quando hai il pallone ed in un altro quando ce l’hanno loro, l’intenzione è quella, non so se ci riusciremo. Nei 5 che vengono a prendere palla, ti lasciano i terzini liberi, non sempre ci puoi andare direttamente, bisognerà saperla gestire da destra e sinistra per trovare varchi e dei vuoti, 4-3-3 mischiato al 4-2-3-1, cambia poco”.


Se conserverò qualche diffidato per la gara contro l’Atalanta? Questa partita non è meno delicata di quella di Bergamo. Si parte male se c’è qualcuno dei miei calciatori che pensa che questa contro l’Udinese sia una gara meno delicata di quella di Bergamo. Domani bisogna vincere per passare alla storia successiva. Proveremo a vincerle tutte e cominceremo con quella di domani. Ed in casa bisogna metterci qualcosa in più, sento dire tante cose, ma tutto ciò riguarda l’affetto che è oro colato e non gioca mai a sfavore. Le soluzioni rispetto a ciò che non è andato bene dobbiamo trovarle in noi stessi. A noi non influenza, può influenzare gli altri che alzano il livello di determinazione e dobbiamo metterci qualcosa in più.


Insigne? L’ho visto molto bene domenica quando è entrato, l’ho visto allenarsi benissimo in settimana. Lunedì partitella con la primavera per farli crescere anche fisicamente e si è impegnato moltissimo. Per i miei problemi con Insigne sono rivolti alla stessa cosa: che tra tre mesi non potrò averla a disposizione, un’ansia incredibile".

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 18 marzo 2022 alle 16:54
Autore: Stefano Pontoni
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