È stato un Walter Mazzarri soddisfatto del lavoro fatto fino ad oggi con l'Inter e consapevole che toccherà lottare con forza con l'Udinese per riuscire a strappare i tre punti quello che ha parlato ai microfoni di Skysport, in occasione della prestazione del suo libro, "Il meglio deve ancora venire".

"Mi fa piacere che Thohir abbia apprezzato il mio lavoro e che siamo d'accordo sul progetto. Io sono sempre stato sotto esame, fin dall'inizio della mia carriera". Così il tecnico dell'Inter Mazzarri nel corso della presentazione del suo libro 'Il meglio deve ancora venire. Mi dà fastidio non avere qualche punto in più perché ora saremmo in una posizione più consona rispetto alle nostre prestazioni. Siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista. Mi fa piacere che Thohir abbia apprezzato il lavoro. C'è accordo sul progetto e sul fatto di finire bene per programmare il futuro. Siamo d'accordo su tutto. Mi sento sotto esame dal primo giorno. Spero che le parole del presidente siano un ulteriore stimolo. In un anno di transizione non è un risultato che cambia le valutazioni. Con l'Atalanta abbiamo perso una partita assurda, se la rigiochi venti volte fai risultato pieno. In questa stagione manca un po' di fortuna e un po' di punti che avrebbero cambiato la nostra classifica. Vedo positivo ma c'è rammarico. La gara con l'Udinese è insidiosa, come quella con l'Atalanta. Come ogni partita del campionato italiano. Ma spero di vedere con l'Udinese più tranquillità quando capitano le occasioni. In questo momento non facciamo gol al momento giusto. La squadra crea più degli altri e questo è il dato più confortante. Questo è un anno in cui non gira niente... La formazione? Ci devo ancora pensare ma qualche cambiamento probabilmente lo farò. Voglio concentrarmi sul presente, all'eventuale rinnovo penseremo a fine campionato. Sarà più facile programmare il lavoro con la società a seconda di come finiremo questa stagione. Credo che la valutazione sul mio lavoro non dipenda da un solo risultato".

Sezione: L'Avversario / Data: Mer 26 marzo 2014 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni
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