Ecco il Chievo Verona di Maran: i perché del miracolo veronese

E adesso in casa Udinese l’attenzione è tutta rivolta all’avversario di questa trentunesima giornata di campionato: il Chievo Verona. I clivensi sono in un momento di forma particolarmente buono, che di fatto li ha portati a raggiungere una posizione di classifica piuttosto tranquilla. E tra l’altro l’ultimo successo stagionale, ottenuto ai danni del Cesena, oltre che regalare praticamente la salvezza, ha anche permesse al Chievo di superare proprio l’Udinese. Ma questa cavalcata non è casuale e nemmeno improvvisata, ma è il risultato di un ottimo lavoro svolto dall’intera squadra.

Subentrato in corsa, al posto di Eugenio Corini all’ottava giornata, il tecnico Rolando Maran ha dato un’impronta importante agli scaligeri, fino ad allora impantanati pericolosamente in zona retrocessione. Il suo Chievo è una formazione compatta, tosta, complicata da affrontare. Il suo 4-4-2 classico non lascia molto spazio alla fantasia ma è estremamente concreto e pratico. In difesa gli uomini di Maran concedono pochissimo, ribadendo la bravura dell’ex tecnico del Catania nel curare questa fase con attenzione;  in contropiede i gialloblu sono letali grazie alla velocità di due punte come Paloschi e Meggiorini ed all’esperienza di Pellissier. Inoltre Maran è stato molto bravo a rendere la sua squadra duttile ad adattabile a seconda dell’avversario di turno, a dimostrazione di una grande elasticità tattica. Il momento particolarmente positivo che sta attraversando il Chievo conferma la pericolosità di questo avversario per l’Udinese. La vittoria ottenuta contro il Cesena ha dato morale e serenità all’ambiente che ora si gode una salvezza tranquilla. Stramaccioni invece è reduce da due sconfitte consecutive e ha bisogno di punti preziosi per risollevarsi. Forse contro questo Chievo servirà un pizzico di spregiudicatezza, magari inserendo qualche uomo tra le linee avversarie, in modo da rompere l’equilibrio tattico che ultimamente è la vera forza della banda Maran.