Il capitano è ovviamente Totò Di Natale, ma nella storia bianconera tutti ci ricordiamo Causio, Bertotto, Calori e, ovviamente, Nestor Sensini. Che a Udineseblog prima di tutto vuole fare un saluto: «Mandi a tutti i friulani, vi seguo sempre, siete nel mio cuore!»


Un Sensini raggiante, anche perché stà facendo un ottimo campionato in Argentina: «Sono contento del campionato che stiamo facendo, abbiamo le coppe, è un anno buono, speriamo di finirlo meglio»
L’Udinese invece ha stentato all’inizio: «La seguo sempre, ho visto la meravigliosa partita di Liverpool, in campionato deve riprendersi, ma è una squadra che rimane una grande»

Un argentino chà sta esplodendo è Pereyra: «Pereyra è un ragazzo che viene dal River, forse era giovane e poco conosciuto, ma l’Udinese li trova  così e li acquista. E’ un centrocampista dinamico e Guidolin lo stà utilizzando anche da trequartista. Senza Isla ha avuto la possibilità di crescere ulteriormente. Potrebbe essere da Nazionale»
Ma che obiettivi si deve porre quest’anno l’Udinese? «Secondo me è presto per parlare di obiettivi, è normale che arrivare tra le prime è dura, ma anche se sono andati via alcuni bravi giocatori, altri sono arrivati. Punto ancora su Totò Di Natale, che i goal li fà sempre. Oggi l’Udinese deve avere il tempo per riadattarsi. Deve puntare alle coppe, è un traguardo fondamentale. Salvarsi il prima possibile e andare avanti fino alla fine».


Per i friulani vincere quanto è importante? «Io credo che per l’Udinese è importante avere continuità di rendimento, non vincere. Da quando c’ero io è migliorata tantissimo. Due anni fa ho visto palestre, piscine, cose che noi ci sognavamo. E’ una società che punta a cose importanti. Ha un bilancio eccezionale, non è facile da voi perché davanti ci sono Juve, Milan e Inter non squadre da nulla e in Italia sappiamo cosa significa»

Ci sono consigli per gli acquisti per Pozzo in Argentina? «Ci sono vari argentini giovani: Funes Mori del River può essere utilissimo all’Udinese e so che Pozzo ne aveva anche parlato. Poi una mezza punta che farebbe al caso è  Lucas Lobos, ma di argentini bravi cene sono, e sono amati in Italia sapendosi affermare presto»
I brasiliani, infatti, faticano di più: «Ci adattiamo bene, perché abbiamo origine italiane e la lingua non è un problema. Può darsi che è molto più facile per questo. L’Italia è un paese bello che ha tutto, se io devo consigliare qualcuno dico Udine»

Però causa crisi i giocatori scappano, non arrivano: «In Argentina di crisi ne sappiamo qualcosa, c’è crisi ovunque, non solo in Italia. Ovvio che il calcio ne risenta, perché i ricchi comprano, i poveri devono vendere. E’ il mercato. Per questo serve puntare sui vivai. Si fa fa fatica ad andare allo stadio, serve creare uno spirito d’identità, magari usando fantasia. L’Udinese credo sia brava a fare le sue scelte. Mi auguro solo che possa migliorare la situazione per tutti, specie per la gente, perché questa crisi stà togliendo i sogni e questo fa soffrire»

Tra i ritorni, possibile quello di Nestor? «Tornare? Ho avuto una esperienza con l’Udinese allenando i miei compagni. Non era il momento, oggi è diverso, credo di potercela fare se qualcuno mi chiama, ma per ora sto bene qui, stiamo ottenendo risultati, in futuro chissà»

Sezione: News / Data: Lun 15 ottobre 2012 alle 19:30
Autore: Corrado Franco / Twitter: @Corradoriano
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