Neanche l’Udinese sfugge al mezzo disastro d’Europa. Altro che rimonta di Liverpool, altro che fascino di Anfield: qui la botta è forte, qui il gruppo di Euroleague si complica. Non c’è scampo contro i «Ragazzi» di Berna o,come li chiama qualcuno, i Bobadilla Boys dopo i tre gol dello scatenato centravanti. Uno legge il 3-1 e pensa: chissà chi c’era di fronte. Niente di speciale: gli Young Boys avevano vinto una partita in quaranta giorni, erano ultimi nel gruppo, e stazionano ancora in zone pericolose in Svizzera. Eppure è bastata la loro grinta prima, e l’ordine tattico dopo, per sbarazzarsi dei Guidolin Boys: soltanto illusi, nel secondo tempo, dall’entrata di Di Natale. D’altra parte, se non hai (o rinunci a) sette titolari, poi c’è poco da pretendere.

Farnerud gira E che sia serataccia si capisce subito, dopo neanche 4’: Bobadilla s’infila in velocità, dopo una palla persa male sulla trequarti, e va in gol. «Siamo partiti male e siamo stati costretti a inseguire. In Europa ci vuole altro», dice Guidolin, ma
lo sapevamo. L’aggressione dei Boys è impressionante, con Farnerud finto trequartista del 4-2-3-1 ma in realtà play a tutto campo. I suoi scambi di posizione con Costanzo fanno girare la testa all’Udinese: Willians va in barca, Badu non convince,
Armero e Faraoni lanciano palloni inutili. Davanti, anche peggio: Ranegie non tiene un pallone, Fabbrini è sempre tagliato fuori dal gioco. Guidolin rimette un po’ a posto la situazione chiedendo a Lazzari il doppio lavoro nel 3-4-2-1 (trequartista e mezzala) per recuperare l’inferiorità in mezzo, ma il guaio è già combinato. E stavolta non arrivano i nostri.

Totò non basta Risparmiato un tempo, Di Natale ravviva la ripresa con la sua tecnica superiore, mette paura ai difensori, fa pensare che qualcosa cambierà con un Fabbrini più vivace. Nada: dura poco. Troppi errori, troppe palle alte, poco gioco e in più Lazzari – il meno peggio – spedito fuori in anticipo: testa al campionato? Chissà. Comunque su un’altra palla persa – complice il fallo non visto su Armero – l’implacabile Bobadilla stanga ancora Brkic. E siccome illudersi è un’arte, il temporaneo 2-1 di Coda è subito cancellato dal rigore che il solito Bobadilla mette dentro, con l’Udinese in dieci perché Benatia s’è fatto male. Ma perché gli altri riescono ad affrontare campionato e coppa e noi, sempre più spesso, no?

 

BRKIC 6 Impossibile fare miracoli.
BENATIA 6 È di un altro livello, tappa tanti buchi. Poi si fa male.
DANILO 5,5 Non sempre preciso nelle chiusure.
CODA 6 Sbaglia l’intervento su Bobadilla, si rifà col gol.
FARAONI 4,5 Compleanno amaro. Non fa mai la cosa giusta. Si spera che Basta torni presto.
BADU 5 Riceve una palla avvelenata da Willians sul primo gol. Ma dà poco.
PEREYRA 5,5 Qualche accelerazione, nulla di esaltante.
WILLIANS 4 Sarebbe lui l’mvp del Flamengo? Un errore da dilettante che causa il primo gol di Bobadilla. Poi errori in serie.
ARMERO 5 Qualità modesta, sul raddoppio perde palla subendo fallo.
LAZZARI 6,5 L’unico che prova a giocare a calcio.
DOMIZZI 5 Causa il rigore quando la partita è aperta.
FABBRINI 5,5 Qualche spunto e un bel tiro, ma non fa la differenza.
RANEGIE 4,5 Un tiro e basta, non tiene una palla. Inutile.
DI NATALE 6 Una scossa la dà, ma non sempre è San Gennaro.

All. GUIDOLIN 5,5 Con quel che ha scelto di avere, fa quel che può.

 

Sezione: News / Data: Ven 26 ottobre 2012 alle 11:18 / Fonte: Fabio Licari per "La Gazzetta dello Sport"
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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