Ci sono sconfitte che proprio non si riescono a mandare giù. Quella patita da Zico e dal suo Brasile contro l'Italia nel 1982 è una di queste. A margine della conferenza stampa in cui il tecnico brasiliano ha annunciato le sue dimissioni dalla nazionale irachena, Zico è tornato sulla partita di 30 anni fa. "Il Brasile aveva una squadra fantastica, riconosciuta in tutto il mondo, e ovunque andiamo la gente ci ricorda quel team del 1982, se avessimo vinto quella partita il calcio probabilmente sarebbe stato differente. Dopo di allora, invece, cominciammo a mettere le basi per un calcio nel quale bisogna conseguire il risultato a qualsiasi costo, un calcio fondato sulla distruzione del gioco avversario e sul fallo sistematico.

Quella sconfitta non fu positiva per il mondo del calcio. Se quel giorno avessimo segnato cinque reti, l'Italia ne avrebbe segnate sei, perchè trovavano sempre il modo di capitalizzare i nostri errori". Zico critica infine l'eccessiva fisicità del calcio moderno:"Il Brasile è una terra fertile per i calciatori, ma dobbiamo cambiare la mentalità nelle squadre giovanili dei club. Sono sicuro che se facessi oggi un provino per una squadra, sarei scartato perchè troppo poco prestante, e basso di statura".

Sezione: Gli ex / Data: Mer 28 novembre 2012 alle 21:59 / Fonte: www.gazzetta.it
Autore: Marco Bonitti
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