Queste le prime dichiarazioni rilasciate dal tecnico biancorosso Pasquale Marino nel corso della conferenza stampa di presentazione.
Sul suo arrivo: "Sono contento di essere arrivato a Vicenza. La società mi ha dimostrato grandissima stima e mi ha fortemente voluto, me ne sono accorto durante la trattativa. A questo proposito mi sento di ringraziare anche il Presidente del Pescara Sebastiani che ha saputo venirci incontro nella risoluzione. Vicenza è una piazza importante, io penso solo a lavorare e capisco cosa rappresenti Lopez per questa città. Faccio l’allenatore e so cosa si prova in determinati momenti. Mi dispiace ma fa parte del nostro lavoro accettare queste sfide. Cercheremo di fare qualche cambiamento in maniera graduale sulla base delle mie idee, non butto certamente il lavoro di chi mi ha preceduto. Daremo continuità a quanto fatto, poi strada facendo si vedrà. Dovrò iniziare a trasmettere le mie idee che inevitabilmente possono variare da un allenatore ad un altro. In questo momento, a pochi giorni dalla gara contro il Carpi, bastano pochi accorgimenti, senza stravolgere nulla”.
Sul modulo: “Ho visto alcune partite del Vicenza, ho allenato Ragusa, Sampirisi, Sciacca quando era nella Primavera del Catania. La mia impressione su questa squadra è quella di un gruppo che ha voglia di emergere, di sacrificarsi, di lavorare. Questi sono aspetti positivi. Vedremo l’impatto con lo spogliatoio per poi tarare le varie caratteristiche dei singoli calciatori. Solitamente mi piace giocare con il modulo 3-4-3 o il 4-3-3. Non sono fossilizzato in un sistema di gioco, soprattutto quando si entra in corsa con l’organico già completato. Quello che conta non sono i numeri ma la mentalità, a prescindere dal posizionamento tattico. Un allenatore non deve guardare la carta d’identità dei suoi calciatori. Il Vicenza ha la necessità di fare punti, chi sta bene gioca. L’età non conta, se i calciatori sono validi giocano. Ho avuto la fortuna in carriera di allenare parecchi giovani che hanno debuttato in Serie A. Se uno è bravo si vede ed emerge”.
Su possibili rinforzi: “In questo momento dobbiamo proseguire così perché le liste del mercato sono chiuse e non si può prendere in considerazione l’arrivo di qualche giocatore svincolato. Serve fare di necessità virtù soprattutto per quel che riguarda il reparto offensivo. La volontà è quella di intervenire, se ce ne fosse bisogno, nel mercato di gennaio. Attualmente la situazione è questa”.
Sul campionato cadetto: “La Serie B è sostanzialmente quella di sempre. Lo scorso anno c’era una realtà forte come il Palermo. Per il resto nella parte alta della classifica c’era molto equilibrio. Bisognerà vedere se questo equilibrio si manterrà anche quest’anno e se nella parte alta o bassa della graduatoria. Il tempo lo dirà. Questa è la fase in cui le squadre iniziano ad entrare nel massimo della loro condizione, i valori tecnici emergeranno, sia a livello di squadra che di singoli”.
Sulla trattativa che ha portato l'ex mister bianconero al Vicenza: “La trattativa legata al mio arrivo è stata condotta abbastanza velocemente Non avevo nessun preavviso nell’arrivare a Vicenza. Ieri mattina, dopo la chiamata, ho preso il primo aereo per poi definire tutto nel corso di un pomeriggio e di una nottata. E’ stata un po’ una maratona. Il progetto biennale che mi lega al Vicenza parte dal fare bene quest’anno. Si cerca di fare bene per poi guardare avanti e migliorarsi. Ho accettato perché questa società si è dimostrata veramente interessata e perché punta ad aprire un ciclo con me”.
Messaggio finale dedicato ai supporter biancorossi: “Ai tifosi dico che è giusto che si affezionino ai propri idoli, sia come allenatori che come giocatori. Da parte mia metterò il massimo impegno nel lavoro. Non mi piace fare promesse, prima bisogna fare e poi magari dire. Esistono le basi per fare bene in una piazza molto importante”.
Autore: Salvatore Ergoli
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