Sono bastati 27 minuti ad Alexis Sanchez per lasciare il segno. Non è arrivato il gol: quello continua a mancare da ormai 19 giornate, dal 6 ottobre, quando il Nino Maravilla andò in rete contro il Newcastle. Esattamente un girone dopo, il cileno classe 1988 è tornato in campo dopo sette giornate trascorse ai box per un grave infortunio alla coscia. Ed il ritorno non è stato banale: il campione ha contribuito al 2-0 finale, servendo a Rashford il pallone del raddoppio. Un piccolo lampo dell’immensa classe di cui dispone Sanchez e forse un messaggio alle tante critiche.

Negli scorsi mesi, si era scritto e detto tanto circa il rendimento deludente del cileno, ex Udinese, Barcellona ed Arsenal. Si era parlato dei risultati poco soddisfacenti anche durante gli allenamenti, con l’apice raggiunto con le sfide perse contro Juan Mata nello sprint, specialità in cui aveva sempre eccelso Alexis. Poi è stato chiacchierato protagonista nei giorni seguenti l’esonero del tecnico del Manchester United, José Mourinho: i tabloid inglesi hanno riportato la notizia di un vero e proprio ammutinamento dei Red Devils nei confronti del proprio allenatore, arrivando persino a scommettere sulla data dell’addio. Giorno azzeccato proprio dal Nino, finito ulteriormente nel mirino delle critiche dei tifosi.

L’assist contro il Newcastle non basterà a far gridare alla rinascita o a tranquillizzare l’ambiente. Servirà molto di più, forse un gol decisivo fatto alla sua maniera. Sicuramente, però, può essere un segnale da cui ripartire, un guizzo in cui provare a rivedere il vero Sanchez. Molto dipenderà da lui e dalla sua voglia di tornare ad essere ancora quel fuoriclasse ammirato a lungo, frenando il declino di cui già si inizia a parlare. Il 2019 è iniziato con il piede giusto. Chissà se sarà veramente l’anno della rinascita.

Sezione: Gli ex / Data: Gio 03 gennaio 2019 alle 17:00
Autore: Federico Mariani
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