Interpellato da ParmaLive.com, l'ex dirigente di Parma e Udinese Fabrizio Larini ha così presentato la gara in programma questa sera all'Ennio Tardini tra crociati e bianconeri: "Questo match è un po' un'incognita, perché entrambe le squadre sono in fase di assemblaggio: l'Udinese ha cambiato tanto, anche l'allenatore, il quale, peraltro, dovrà adattarsi al campionato italiano; il Parma viene da un'altra categoria, pertanto ha diversi giocatori dell'anno scorso che non hanno una grande esperienza in A. E' difficile fare un pronostico, Parma e Udinese hanno bisogno di fare un percorso. I ducali, avendo avuto il problema del processo, non hanno potuto operare in piena libertà: se avessero avuto il via libera in precedenza, avrebbero potuto programmare meglio. Chi potrebbe decidere l'incontro? Anche in questo caso è difficile dare una risposta. E' chiaro che nell'Udinese l'attaccante più pericoloso è Lasagna: si tratta di un ragazzo che, anche a Carpi, ha dimostrato di avere delle qualità realizzative molto buone. E' il giocatore da temere di più in assoluto. Per quanto riguarda il Parma, invece, bisogna capire in che stato di forma sono i nuovi: di certo se giocherà Inglese, è lui il bomber che può decidere il match. Inglese e Lasagna si equivalgono".

Tra Parma e Udinese, chi si è mossa meglio sul mercato?
"L'Udinese ha una società e una famiglia fortissima dietro, soprattutto a livello d'esperienza calcistica: sono decenni che operano in una certa maniera, ottenendo risultati importanti sia in termini tecnici che di bilancio. E' un club con una base decisamente più solida rispetto al Parma, il quale, pur avendo un grande passato, ha dovuto rifare la squadra dal nulla. Perciò, secondo me, dal punto di vista del club, l'Udinese in questo momento ha delle radici più profonde".

Sezione: Gli ex / Data: Dom 19 agosto 2018 alle 13:44
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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