Anche il Pirata Morgan ammaina la bandiera. De Sanctis dice basta con gli arrembaggi sul campo da calcio e lo fa chiudendo in grande stile, da Re di Francia. Un titolo ottenuto nella scorsa stagione grazie alla splendida cavalcata del “suo” Monaco in Ligue 1. Un’ultima soddisfazione in una carriera di altissimo livello, iniziata con il Pescara e con una breve parentesi nella Juventus.

In ogni storia c’è sempre un turning point, un punto di svolta. Nel caso del portiere abruzzese classe 1977, il momento chiave è stato certamente l’esperienza ad Udine. Otto lunghi anni di difesa alla porta bianconera tra tuffi plastici, uscite spericolate ed interventi efficaci e sicuri. Un’avventura che ha segnato e temprato Morgan per il resto della carriera, insegnandogli tanto sotto diversi aspetti. Tuttavia, è altrettanto vero che anche De Sanctis ha segnato un punto di svolta nella storia dell’Udinese. C’è stato anche il suo contributo nella storica affermazione nella Coppa Intertoto nel 2000. Sono state anche le sue parate a portare il club bianconero stabilmente nei quartieri alti della Serie A. Un aspetto piacevole a cui il popolo friulano non era così abituato. Sono servite anche le sue mani per regalare ad Udine il motivetto della Champions League e l’onore di misurarsi con gli alieni del Barcellona di Ronaldinho. Chiamale, se vuoi, emozioni, cantava Lucio Battisti. Emozioni e palpitazioni rese possibili anche da lui, il Pirata Morgan. Anche per questo merita un grande ringraziamento ed un posto tra coloro che hanno reso grande Udine e l’Udinese.

Dopo l’esperienza poco fortunata a Siviglia e la parentesi turca con il Galatasaray, ha scelto Napoli e Roma per rilanciarsi e vincere. In partenopeo è arrivata la Coppa Italia e la convocazione per l’Europeo 2012, chiuso al secondo posto, mancando così il bis con l’oro conquistato con l’Under 21. Monaco è stata l’ultima fermata di questo percorso straordinario, vissuto con professionalità, grinta e generosità. Il club monegasco lo ha definito “una persona affettuosa, sorridente e talentuosa”. Indubbiamente, un leader in campo e fuori. Ora inizia una nuova vita, stavolta da team manager nella Roma. Un ruolo delicato, da interpretare con lo stesso carisma mostrato in campo in tutti questi anni.

Sezione: Gli ex / Data: Gio 03 agosto 2017 alle 14:00
Autore: Federico Mariani
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