Valerio Bertotto, ex difensore classe 1973 dal 9 agosto è il ct della Rappresentativa Nazionale di Lega Pro. Ai microfoni di Calciomercato.com, l'ex capitano dell'Udinese parla della sua avventura, dei giovani che stanno rilanciando il calcio italiano e dei sui rapporti con Arrigo Sacchi e Cesare Prandelli.

Come sta vivendo questa nuova esperienza alla guida della Nazionale di Lega Pro? "E' grande motivo di orgoglio. Affronto questa avventura con grande gioia e voglia di fare bene. Ci sono dei giovani molto interessanti con i quali lavorare. Poter trasmettere loro la mia esperienza, maturata in tanti anni di carriera sui campi, è la cosa più bella".

I giovani, appunto. E' su quelli che, in particolar modo, si concentra il suo lavoro. Al di là dei nomi, c'è la possibilità per alcuni di loro di fare presto il grande salto verso la Serie A? "Nomi non ne faccio, ma non c'è dubbio che alcuni fra i giovani che ho avuto modo di vedere e di far giocare in questi primi mesi. hanno tutte le carte in regola meritarsi presto un salto di categoria. E la cosa più bella è che hanno tutti passaporto italiano. Puntare sui giovani in un momento come questo, di crisi, è molto importante, per il rilancio del calcio italiano".

La Lega Pro è quanto mai meritevole di elogi per la sua politica legata ai giovani italiani... "Certo, è un campionato all'avanguardia sotto questo aspetto. Più giovani giocano, meglio è, per il presente e il futuro del calcio italianio".

Per quanto riguarda l'utilizzo dei giovani, ha qualche consiglio da dare ai suoi colleghi allenatori di Serie A? "Consigli non mi permetto di darne. Ma la cosa che vedo e che di fatto sta succedendo, è che anche in Serie A non c'è più preclusione verso i giovani, anche verso quelli italiani. Quando un giovane è valido, vedo che gli viene data la possibilità di giocare. E questo non piò che farmi piacere".

Com'è il suo rapporto con Arrigo Sacchi, coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili, dalla Under 21 alla Under 16, e con Cesare Prandelli, ct della Nazionale maggiore? "Con Sacchi ci sentiamo spesso, c'è una grandissima relazione e ci scambiamo spesso idee e opinioni. E c'è collaborazione e dialogo anche con Prandelli e con gli altri ct delle selezioni giovanili, da Mangia (Under 21) a Di Biagi (Under 20) o ed Evani (Under 19). Alcuni fra i miei ragazzi sono già stati convocati nelle altre nazionali giovanili e questo mi fa un enorme piacere. Tutto è indirizzato a un unico obiettivo comune: la crescita della Nazionale maggiore".

Sezione: Gli ex / Data: Ven 07 dicembre 2012 alle 10:51 / Fonte: Calciomercato.com
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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