Spazio alla Primavera: il focus curato da Udinese Channel si concentra questa settimana su Max Reinthaler, punto fermo delle zebrette con all'attivo un'apparizione di lusso in prima squadra.

Partiamo dall'attualità. La Primavera, dopo sette risultati utili consecutivi, ha perso la propria imbattibilità nel girone di ritorno: "Sì, abbiamo perso 3-1 col Cesena in trasferta e poi sabato con l'Atalanta, speriamo di tornare alla vittoria al più presto".

Qual era il segreto della striscia positiva? "Abbiamo iniziato bene il 2013 lavorando molto in allenamento ed è arrivato subito il primo risultato utile col Brescia, un pareggio che sa di beffa tra l'altro perché ci hanno raggiunti al 96'. Poi si è aggiunta l'esperienza di Mazzarani, arrivato dalla prima squadra, che ci ha dato una mano e ha segnato molte reti. Ultimamente abbiamo alcune defezioni importanti a ogni partita e il rendimento ne risente".

Che voto daresti alla stagione? "L'andata non è stata eccezionale, ma il ritorno finora è stato molto positivo, diciamo che un sei ce lo meritiamo".

Poi sono arrivate le convocazioni in prima squadra, come ti trovi? "Gli allenamenti con mister Guidolin mi insegnano moltissimo, i ritmi della prima squadra sono tutta un'altra cosa"

Tu vieni da Merano, ci puoi raccontare i primi calci? "Ho iniziato a giocare nella squadra del mio paese, a Merano; a 14 anni sono passato ai giovanissimi nazionali del Sudtirol, la prima squadra professionistica in cui ho militato e dove ho incontrato mister Morabito, un allenatore che mi ha insegnato molto. Nel nostro girone c'era anche l'Udinese, che mi ha notato e mi ha concesso un provino: Trevisan è rimasto colpito e mi hanno acquistato".

Il gruppo del '95, grazie a questa esperienza in Primavera, l'anno prossimo potrà giocarsi i play-off? "Secondo me sì, insieme ai ragazzi del 96' formiamo un gran bel gruppo, l'anno scorso siamo arrivati sesti con gli allievi e in sostanza il gruppo è lo stesso; direi che possiamo entrare nei primi quattro posti".

L'allenatore negli Allievi era Walem, che rapporto avevate con lui? "Walem è un mister che insegna a giocare a calcio, da grande centrocampista qual era ho cercato di imparare il più possibile da lui. È proprio un professionista dalla mentalità vincente. Mi teneva in grande considerazione e lo devo ringraziare tantissimo per questo. Gli è subentrato Cinello, un altro ottimo mister, disponibile e umano. Quella è stata un'ottima annata con diverse apparizioni in Primavera e in nazionale Under-17: la prima con la maglia azzurra è stato il momento più bello dopo l'esordio, un'emozione unica".

Qual è il tuo giocatore preferito? "Assolutamente Xabi Alonso del Real, abbiamo caratteristiche simili e mi ispiro a lui"

Ora qualche domanda extra-calcistica: a scuola come va? "Allo scientifico tutto a posto, Berra dice di essere più bravo ma non credetegli".

Hobby? "Anche a me, come ai miei compagni di squadra, piace uscire e divertirmi, ma anche guardare sport di ogni tipo, soprattutto il basket Nba"

Tornando al campo, recentemente hai avuto qualche fastidio fisico: "Qualche piccolo problema l'ho avuto, nulla di grave ma abbastanza costante, come il mal di schiena"

In stagione hai vissuto due momenti indelebili, il gol più bello della Primavera e l'esordio in Europa, al Friuli: "A Verona ho indovinato un eurogol, l'unico modo per segnare in un campo impraticabile era tentare la volee, che per fortuna mi è riuscita. Il 6 dicembre 2012 è stato probabilmente il giorno più bello della mia vita perché ho esordito in Europa Leauge contro il Liverpool, più di così non potevo chiedere e per questo devo ringraziare tutti, dalla società ai mister Guidolin e Mattiussi".

E ora quali sono i tuoi sogni per il futuro? "Il mio sogno è sempre stato l'esordio al Friuli e almeno questo l'ho realizzato. Ora mi piacerebbe assaggiare la Serie A e sistemarmi in pianta stabile in prima squadra, voglio tornare a calpestare l'erba del Friuli"

Sezione: Giovanili / Data: Ven 15 marzo 2013 alle 22:00
Autore: Federica Zille
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