Rotta verso Pescara. L’Udinese si prepara alla sfida contro gli abruzzesi, ultimi in classifica. Per i friulani, un successo sarebbe un’ulteriore spinta verso l’alto e darebbe fiducia ad un ambiente già ringalluzzito dopo il pari inflitto alla Juventus. L’umore è quello dei giorni migliori, nonostante l’infortunio occorso a Seko Fofana. C’è la convinzione di poter tornare a macinare punti pesanti dopo i recenti passi falsi di gennaio e febbraio. In particolare, la vittoria manca da 5 turni, dalla sfida interna contro il Milan. Dopo l’ultimo sciagurato mese, servono i tre punti per dare un segnale forte. Niente vacanze in anticipo, ma altri sorrisi per dimostrare di essere in grado di crescere ancora.

Attenzione al Pescara, però. Gli abruzzesi hanno tre elementi a favore. In primis, non hanno nulla da perdere. La retrocessione sembra quasi scontata e la squadra bianca e azzurra può giocare senza pressione, molto più sciolta e rilassata. Un aspetto da non trascurare.

In secondo luogo, c’è il fattore Zeman da considerare. Il tecnico boemo ha portato entusiasmo nella sua prima partita, con quel 5-0 inflitto al Genoa. Poi sono arrivati due capitomboli contro Chievo e Sampdoria, nonostante l’impegno dei ragazzi del Boemo. Comunque, la sostanza non è cambiata: conoscendo l’ex tecnico di Foggia, Lazio e Roma, c’è da aspettarsi di tutto, dalla prestazione più bella al disastro totale. Dunque, l’Udinese non può assolutamente presentarsi scarica, sottovalutando la gara dal punto di vista tattico.

E poi c’è la spinta dei tifosi abruzzesi. Lo stadio Adriatico dà carica e rende la vita molto dura gli avversari. Aggiungiamoci che, dopo due trasferte sfortunate, i bianco e azzurri cercheranno di fare punti pesanti per riprendere il debole filo he ancora li tiene aggrappati alla speranza di non retrocedere.

Di fronte a queste considerazioni, possiamo ben comprendere quante insidie ci siano dietro questa sfida. Vincere sarebbe una bella prova di maturità per l’Udinese. Un’altra occasione da sfruttare.

Sezione: Focus / Data: Ven 10 marzo 2017 alle 18:30
Autore: Federico Mariani
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