L'Udinese ha esordito in casa alla Dacia Arena - Stadio Friuli con una grande vittoria, che seppur di misura, ha fatto innanzitutto lievitare il morale dei tifosi e poi, anche se alla seconda giornata, ha portato la stessa Udinese al quarto posto in classifica. E vedendo il Watford a puntegggio pieno dopo tre giornate in Inghilterra, di certo i Pozzo non possono lamentarsi del lavoro svolto dalle loro squadre. Non c'è né squadra A né squadra B, entrambe sono di pari livello. A noi di certo comunque continuerà a interessare di più l'Udinese.

Analizzando la gara, possiamo dire che l'operato di Velazquez inizia a farsi sentire. Un allenatore che assomiglia a Delneri, ma che riesce a far ripartire meglio la squadra in contropiede e all'occorrenza la fa difendere in maniera esemplare dopo la chiusura della stessa squadra a difendere la porta di Scuffet. Modulo cambiato rispetto al Parma: si è passati a un 4-3-3 più quadrato e compatto, con una buona difesa (c'è ancora qualcosa da registrare) e un ottimo centrocampo: non se ne vedeva una giocare così a Udine dai tempi di Guidolin. Mandragora è un ottimo regista e aiuta nella fase di recupero Behrami, che ieri tra l'altro ha fatto un partitone. E poi Fofana, il migliore in queste due partite, abile a risalire la china. Come lui nessuno mai, sì, ma il tiro va assolutamente registrato: necessaria più precisione, spalmata magari in meno tentativi.

La gara è stata trasmessa da Sky, e quindi nessun ritardo di connessione. Occhio alla prossima gara contro la Fiorentina, che sarà su DAZN.

La gara nel primo tempo ha visto, come dicevamo, una grande Udinese che al 9' è passata in vantaggio: splendida l'incursione di Fofana a tagliare tutto il centrocampo e al bacio il suo passaggio per De Paul, che dal limite insacca perfettamente all'angolino, alle spalle di Audero. Dopo il vantaggio l'Udinese non si è chiusa subito a difendere, ma ha cercato di raddoppiare più volte: a sprazzi durante il primo tempo e soprattutto nel finale. Ripetiamo: troppi i tiri di Fofana fuori misura, il piede va aggiustato. Da notare un Lasagna più spento del solito.

Nel secondo tempo sono state diverse le occasioni per la Sampdoria invece: da ricordare il palo esterno colpito da Defrel e i diversi tiri in porta di Linetty, il più pericoloso dei suoi. La Sampdoria non ha mai mollato fino a pochi minuti dalla fine, dove poi l'Udinese è riuscita a tenere alto il pallone, quasi come ai tempi di Corradi che entrava per difendere il risultato mantenendo il possesso alla bandierina. Fino a quel momento l'Udinese ha sofferto molto: è vero, non sono stati tanti i tiri della Sampdoria, ma dall'ingresso di Saponara i blucerchiati avevano un possesso rapido e veloce, difficile da leggere per chiunque. Da dire comunque che la difesa ha mantenuto la quadratura e si spostava sempre bene in gruppo. Personalmente ho notato un grande Nuytinck, che ormai è diventato colui che guida la nostra difesa: diverse le occasioni in cui lo si vedeva a combattere anche sulla fascia, senza paura e timore.

Parlando più dei singoli, Scuffet è stato impegnato il giusto ed è sempre stato attento. Deve migliorare sui cross ancora, ma diamogli tempo, come giustamente glielo sta dando l'allenatore. Stryger Larsen si è visto poco ieri, mentre è stata più convincente la prestazione di un ritrovato Samir, che non ha paura di spingersi anche in avanti. Nuytinck gli ha dato più di una mano comunque, com'è giusto che sia. Troost-Ekong promosso, ottimo nel leggere diverse situazioni che hanno sancito diversi blocchi difensivi su Defrel. Del centrocampo abbiamo già parlato: bene tutti e tre, con una nota di merito per lo svizzero Behrami, che ieri sembrava veramente ricordare Allan in fase difensiva. Non mi spingo oltre coi ricordi, l'era Guidolin sarà insuperabile a Udine ancora per molto tempo. In attacco, c'è da dire di un Lasagna leggermente demotivato e con pochi palloni all'attivo. Teodorczyk ha fatto il suo difendendo qualche pallone a centrocampo. Invece bene, anzi benissimo, sia Machis, che ha fatto alzare qualche cartellino giallo per gli avversari, e De Paul, autore del gol e punta di diamante di questa squadra. E pensare che doveva partire...

Il primo tempo, per concludere, ha dimostrato una cosa certa: almeno per quello che si è visto, l'Udinese è in grado di fare la partita con avversari del calibro della Sampdoria, cosa che l'anno scorso di certo non avveniva. Il secondo tempo ha dimostrato un'altra novità, attesa da tutta la tifoseria, forse da cinque anni a questa parte: l'Udinese sa anche difendere; e chi diceva che la difesa è il miglior attacco non aveva tutti i torti, ieri ne abbiamo avuto la prova. Speriamo dunque che continui quello che sembra essere un nuovo corso.

Tre punti in tasca e quattro totali in classifica. Attenzione al prossimo match: Fiorentina-Udinese, domenica 2 settembre alle 18.00 su DAZN.

Sezione: Focus / Data: Lun 27 agosto 2018 alle 17:45
Autore: Emanuele Calligaris / Twitter: @41ema56
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