Il calcio è un gioco semplice: bisogna cercare di correre a vuoto il meno possibile, facendo correre molto bene la palla. Concetto spesso tanto facile da comprendere quanto difficile da applicare. L’Udinese di Sottil invece sembra aver dato nuovamente vita a questo “dogma”, data la particolare statistica che vede i bianconeri momentaneamente in 18° posizione per chilometri percorsi in Serie A. Una statistica che dà forza a questo concetto, che la squadra di Sottil sta facendo suo partita dopo partita. La condizione fisica in un campionato come la Serie A è molto importante, ma saper dosare le energie nell’arco dei 90 minuti lo è ancora di più. Un esempio in positivo sono state le partite disputate contro Roma e Inter: i ragazzi di Sottil hanno saputo tenere il campo in maniera quasi perfetta, senza concedere spazi e occasioni agli avversari e aspettando il momento giusto per colpire: sia contro i giallorossi che contro i nerazzurri infatti, l’Udinese ha chiuso le partite con la sua arma migliore, quella delle ripartenze in maniera veloce e verticale, e in entrambe le occasioni il finale del match è stato unicamente a tinte bianconere, con le squadre di Mourinho e Inzaghi che erano ormai a fiato corto.

La squadra friulana ha imparato a gestire e ad imporre il suo ritmo, sapendo essere ormai pericolosa ogni qual volta (o quasi) che si presenta dalle parti dell’area avversaria: anche contro l’Inter, il possesso palla a fine match recitava 56% Inter – 44% Udinese, ma è stata la squadra di Sottil a creare più pericoli totalizzando 20 tiri nell’arco del match e creando più di dieci occasioni da gol.

L’impressione è sempre più quella di una squadra che con la gestione Sottil si sta togliendo di dosso l’etichetta di “squadra difficile da affrontare perché molto fisica” ma che sta portando la sua qualità passo dopo passo ad un livello superiore anche sotto l’aspetto tecnico, grazie anche a giocatori come Deulofeu, Pereyra, Lovric Samardzic ecc, proponendo si una buona fase difensiva, ma anche un gioco veloce e verticale nelle transizioni offensive. Restare coi piedi per terra e non volare troppo con la testa tra le nuvole resta essenziale per non perdersi dopo questo buon avvio, ma è innegabile che i progressi messi in scena da questo gruppo siano sotto gli occhi di tutti.

Sezione: Focus / Data: Mar 20 settembre 2022 alle 12:00
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
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