Se il campionato finisse adesso, l’Udinese sarebbe senza mezzi termini la rivelazione calcistica della Serie a 2022-23. L’anno prossimo finirebbe in uno degli otto gironi di Champions a giocarsela con i top club in giro per l’Europa. Ma il campionato non finisce adesso e la domanda che imperversa alla Dacia Arena da qualche settimana è più o meno sempre la stessa: ce la farà l’Udinese a mantenere il ritmo di inizio stagione?

Sottil ha plasmato una nuova identità friulana. Era un po’ dai tempi di Guidolin e Zaccheroni che l’Udinese non entusiasmava come sta facendo adesso, senza nemmeno i nomi dei grandi fasti del passato più o meno recente: da Bierhoff ad Amoroso, da Di Natale a Sanchez passando per Sosa, Handanovic e Iaquinta. Il presente dei friulani si incarna con i nomi di Deulofeu, Beto, Lovric, Pereyra e Bijol. Una squadra che vale 119 milioni di euro con 22 stranieri e sei nazionali. Finora capace di battere la Roma e l’Inter. E di fermare la Dea nonostante il doppio svantaggio iniziale casalingo.

L’Udinese è tornata a stupire e segna tanto, tantissimo, quasi come Napoli e Lazio. Ma nonostante l'inizio incoraggiante, le quote per lo Scudetto 2022/2023 non mettono i friulani in lizza per il tricolore, per quanto le quotazioni attuali si siano praticamente abbassate. La squadra di Sottil non è nemmeno tra le prime sette quotate dai bookmakers. La classifica momentanea è esattamente questa: Napoli (3.00), Milan (3.25), Inter (5.50), Roma (8.00), Atalanta (9.00), Juventus (12.00), Lazio (20.00). E allora le domande diventano due: dove può arrivare realmente l’Udinese? Ce la farà a mantenere il ritmo di inizio stagione?

Al momento è una delle squadre con la conversione dei tiri più alta in Serie A, ossia la formazione che sta segnando più gol rispetto a quelli attesi. Davanti ci sono Roma, Napoli, Milan e Inter. Gli analisti si aspettano una flessione doverosa, considerando lo spessore tecnico dei friulani che non hanno veri top player in rosa. L’attuale posizione di classifica diventa quindi un’arma a doppio taglio. Da un lato potrebbe rasserenare gli animi e ridurre la pressione al punto che la squadra, consapevole di una salvezza già quasi acquisita, smetta di entusiasmare e di abbattere gli avversari per avviarsi verso una stagione tranquilla da centro classifica e zona Europa tipo Conference. Oppure potrebbe prenderci gusto. Il miglior scenario possibile è quello per cui Sottil e la squadra diventino una entità simbiotica affamata di calcio e risultati capace di continuare a stupire. E allora addio bassa Europa e benvenuta UEFA o Champions. La sfida si giocherebbe su due fronti: quello tattico del mister e quello tecnico dei singoli.

Sottil si ritrova tra le mani una squadra che sul piano del dinamismo ha l’intensità della Premier, con la capacità di coprire il campo ad alti ritmi. Un fattore di eccezionalità per i tempi più compassati del nostro campionato. Il tecnico organizza l’undici iniziale in modo da occupare gli spazi con grande intelligenza senza dare troppi riferimenti agli avversari. Deulofeu è il metronomo delle rotazioni offensive nonché assistman della squadra. Si muove in libertà assoluta e organizza praticamente tutte le transizioni della squadra. E’ praticamente l’uomo insostituibile dei friulani. Sottil ha modernizzato il suo 3-5-2 rendendolo meno schematico e prevedibile: un pò come ha fatto Simone Inzaghi all’Inter, che in questi anni ha utilizzato in maniera intelligente il modulo con molte rotazioni e tanta fluidità. Nel complesso l’Udinese attacca in modo diretto e verticale. Sfrutta tantissimo le catene laterali, zona del campo dove di recente è stato reinventato Pereyra. Sulla zona di destra la squadra fa molta densità e avvicina tutti i suoi uomini di maggior qualità negli spazi stretti, in particolare Sandi Lovric, finora una delle rivelazione di questo inizio campionato.

Sul piano tecnico dei singoli Deulofeu e Pereyra sono al secondo e al terzo posto per assist realizzati , finora rispettivamente sei e cinque nelle prime nove giornate (secondo le statistiche ufficiali della serie A TIM). Uomini chiave, insomma, per andare a rete. Ma Deulofeu è il quarto in classifica per tiri realizzati (29 fino alla nona giornata) e il secondo per passaggi chiave (26). Walace è al secondo posto della TOP 15 Recuperi con 72 intercetti in chiave difensiva mentre Jaka Bijol ha già segnato due marcature da centrale difensivo ed è il secondo nella classifica TOP 15 gol di testa. Norberto Bercique Gomes, in arte Beto, ne ha segnati 5 in nove gare senza nemmeno un rigore.

Se il campionato finisse adesso, l’Udinese sarebbe senza mezzi termini la rivelazione calcistica della Serie a 2022-23. Ma il campionato non finisce adesso. E allora si spera quanto meno di divertirsi ancora, così come sta facendo finora il pubblico della Dacia Arena.

Sezione: Focus / Data: Mer 12 ottobre 2022 alle 12:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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