L'Udinese si è data un gran da fare nell'ultima settimana di mercato per riuscire a trovare una punta con cui completare il reparto offensivo, tenendo anche conto che Vizeu non sembra aver per ora convinto più di tanto lo staff tecnico (è stato utilizzato con il contagocce, trovando raramente spunti interessanti). Si è deciso quindi di puntare su un profilo comunque di spessore, invertendo la tendenza degli ultimi anni, che aveva portato spesso giocatori ancora completamente da formare. Sembrava fatta per Seferovic, ma poi il Benfica ha mischiato le carte in tavola, si è provato a chiudere Lapadula, ma le pretese economiche erano eccessive. Alla fine quindi, quasi a sorpresa, è arrivato quel nome che sembrava un po' fuori dalla portata dell'Udinese, ovvero Lukasz Teodorczyk, attaccante dell'Anderlecht e della nazionale polacca, cercato negli scorsi anni anche da club più importanti di quello bianconero.

Teodorczyk nasce il 3 giugno 1991 a Zuromin (paese a un centinaio di kilometri da Varsavia). Cresce calcisticamente nel Polonia Varsavia, arrivando tra i professionisti nel 2010 e già al primo anno entra nel giro della Polonia under-20. Nella stagione 2012-2013 inizia a mettere in mostra le sue qualità da bomber, segnando 6 reti in 13 partite, cosa che, nella sessione invernale del mercato, convince il Lech Poznan a investire su di lui, prelevandolo dal Polonia Varsavia. La seconda metà dell'anno non è positiva, ma, tempo qualche mese, e Lukasz si ambienta nella nuova realtà. Nella stagione 2013-2014 mette a segno 20 reti in 32 partite, con anche tre sigilli in quattro sfide di Europa League. L'attaccante dimostra di potersi destreggiare sia come punto di riferimento per l'attacco che come seconda punta, cosa che, unita all'ottimo score, convincono la nazionale maggiore polacca a convocarlo.

I tanti gol convincono la Dinamo Kiev a prenderlo, spendendo quattro milioni per questo giovane polacco (all'epoca 23 anni), una cifra importante per un giocatore in linea teorica alle prime armi e che dovrà formare l'attacco di un club che punta a vincere un campionato sì non particolarmente competitivo come quello ucraino, ma superiore all' Ekstraklasa. Teodorczyk non trova molto spazio in biancoblu, trovando in due stagioni 24 presenze e 10 reti. Conferma la sua ottima media invece in Europa League, con 3 reti in 6 presenze e fa il suo esordio anche in Champions League, collezionando 4 gettoni.

La Dinamo Kiev nell'estate del 2016 decide di privarsene, lasciandolo all'Anderlecht, che ne fa il perno centrale del suo attacco. Nella prima stagione arriva in prestito oneroso da 1 milione con diritto di riscatto fissato a 4,5. In maglia biancoviola Teodorczyk si consacra. Segna infatti 22 reti in campionato e 7 in Europa League, portando l'Anderlecht fino ai quarti di finale, persi di misura contro il Manchester United (che vincerà poi il trofeo). La squadra belga ovviamente decide di esercitare l'opzione di riscatto e si garantisce il cartellino di questo attaccante che intanto in Nazionale si segnala come secondo solo a Milik e Lewandowski. Nella stagione 2017/2018 Lukasz conferma solo in parte quanto di buono fatto, anche se è tutto l'Anderlecht a non convincere appieno. Lui comunque le sue 10 reti le mette a segno, non riuscendo però a sbloccarsi ancora in Champions League, dove nelle 6 presenze resta a bocca asciutta.

I biancoviola decidono allora di effettuare una ristrutturazione della rosa, aprendosi anche a un'eventuale cessione del proprio bomber. Proprio in questo discorso si è inserita l'Udinese, che con un'offerta da 7 milioni di euro ha convinto l'Anderlecht a lasciar partire il ragazzo, che, dopo qualche ora di trattativa, ha accettato la nuova destinazione. Sarà l'arma in più di Velazquez, il giocatore per cambiare, in caso di necessità, il gioco innestato sulla velocità e sugli scatti di Lasagna. Nonostante sia alto "solo" 1,85 metri infatti Teodorczyk  può fare in caso di necessità la seconda punta, ma è uomo d'area, con un gran senso del gol e la tecnica giusta per far suonare l'allarme quando si trova palla al piede nell'area avversaria. Vedremo come si adatterà al calcio italiano, ma il colpo è importante, per far sì che non si riviva la sterile stagione scorsa, dove l'infortunio di Lasagna portò all'azzeramento dell'attacco friulano.

Sezione: Focus / Data: Sab 18 agosto 2018 alle 12:00
Autore: Davide Marchiol
vedi letture
Print