Durante la festa dell’orgoglio bianconero l’avvocato Giovanni Adami ha voluto fare chiarezza su un punto che è molto discusso fra i tifosi friulani. La Red Bull riuscirebbe per davvero a cambiare nome, simbolo e colori della maglia? Secondo il legale il pericolo è reale: “A tutti i tifosi voglio dire che stiamo scherzando con il fuoco. A chi vi dice che la Red Bull non arriverà mai in Italia ricordatevi che dicevano la stessa cosa per il Salisburgo e il Lipsia. Dicevano le stesse cose ovunque dove la società di Mateschitz ha investito. Se la Red Bull avrà il problema regolamentare del cambio di nome, agirà come a Lipsia, dove la multinazionale austriaca ha depositato in Federazione il nome Rasenball Leipzig, letteralmente palla che rotola sull’erba. È evidente, come potete notare, il richiamo alle iniziali della Red Bull e il riferimento ad essa. Anche in Italia troveranno l’escamotage. Molti dicono che nel bel Paese persiste il divieto di cambiare i colori della maglia e che quindi non si corre nessun pericolo di vedere l’Udinese con altri colori. Vorrei farvi un attimo riflettere: non abbiamo già giocato con maglie diverse dal bianconero? Due anni fa non abbiamo forse giocato anche con altri colori? Vi ricordate l’iniziativa commerciale promossa dalla Dacia che prevedeva l’adozione dei colori di società di sport minori? Chi vi dice che la Red Bull qua avrebbe ostacoli insormontabili? Fidatevi, il pericolo è grande e concreto.”
In seguito è intervenuto anche il presidente dell’Auc Muraro, il quale ha chiesto all’avvocato se i tifosi potrebbero fare qualcosa di concreto per salvaguardare il simbolo e i colori: “Siamo tutti d’accordo che la Red Bull sia un reale pericolo per i nostri colori. A Udine il problema è sentito.

Sono circolate tante voci a riguardo quindi forse una mezza verità c’è. Se la Red Bull viene a Udine e compra però noi non possiamo dire nulla, in quanto è un problema societario. Ci sono due società che trattano e decidono. Ma la mia domanda è: cosa possiamo fare noi tifosi? Un’idea che mi era venuta in mente era di costituire un comitato di controllo dei tifosi bianconeri. Se la Red Bull compra, noi non possiamo fare nulla. Grazie a questo comitato di controllo che vigila sul rispetto del mantenimento dei nostri colori e del nostro simbolo potrebbe cambiare qualcosa? La Red Bull può comprare ma a delle condizioni.
Adami, però, nutre forti dubbi sull’efficacia di tale proposta: “E’ fattibile ma non so quanto valore abbia sotto il profilo del mettere condizioni ad un colosso che viene a fare i propri affari a Udine. Ho seguito la vicenda di Salisburgo da vicino. Vi posso garantire che i tifosi hanno fatto una sorta di rivoluzione, fra convegni di piazza che si tenevano ogni 4-5 giorni e cortei di protesta. Eppure la Red Bull non ha lasciato nemmeno il bordo viola sul calzino del portiere."

Sezione: Focus / Data: Mar 06 settembre 2016 alle 18:00
Autore: Arianna Forabosco
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