Nonostante che la vita ci stia riservando dei bei bocconi amari da mandare giù (perché magari abbiamo faccende e questioni di ben altro cabotaggio rispetto a quello calcistico da fagocitare più o meno di buon grado) abbiamo deciso di porci lo stesso al nostro scranno a stendere i nostri pensieri sull’Udinese. Perché a certe favole crediamo ancora. Crediamo alla nostra, anche se è un poco gravata da nuvoloni oscuri, e crediamo a quella dell’Udinese. Proprio nel momento in cui i nuvoloni che gravavano sull’Udinese si stanno dissolvendo, così come gli ultimi dubbi. Proprio nel momento in cui l’Udinese da la sensazione di trasformare in oro tutto quel che passa per le mani. Dopo un momento di incertezza vissuto al cospetto del Torino, nella gara nella quale i granata meritavano probabilmente qualcosa di più dell’Udinese, anche se poi alla fine la sfida è finita pari e patta. Dopo quella partita a Udine, nella quale l’Udinese ha sprecato anche diverse occasioni e spiragli utili per chiudere anzitempo la questione, è venuta una gara che aumenta in noi le speranze di poter vedere anche in futuro una Udinese con i fiocchetti d’oro. E chi se l’aspettava che l’Udinese potesse risolvere così facilmente la pratica Chievo in quel di Verona. E chi se l’aspettava che i clivensi potessero avere meno da dire rispetto all’Udinese, in una gara così importante in ottica salvezza...

Ma tant’è. L’Udinese si è dimostrata contro il Chievo sufficientemente disinvolta da soverchiarlo, sopraffacendolo con un 2-0 ben definito che lascia spazio a pochi dubbi sulle qualità delle zebrette. Approfittiamo per dirlo subito, questo. E così dopo un punto un poco sofferto contro i granata al “Friuli” la sfida del “Bentegodi” ha permesso al vascello bianconero di mollare gli ormeggi. In una maniera e misura che permette davvero bene. Ora, con una arma in più. Anzi: due. Ossia con uno Scuffet e un De Paul che stanno diventando il sigillo di garanzia del prodotto Udinese, siamo nella condizione di poter dire, quasi con massima risolutezza, “si, questa Udinese ha preso il largo...”. Solo che non siamo certi sul fatto di poter avere questo assunto confermato domani, perché far bene contro una Lazio “con il dente avvelenato” diventa oggettivamente una impresa proibitiva che tiene cospicuamente distante l’Udinese dalla conferma immediata del suo nuovo e benedetto essere di squadra vincente ed intraprendente… Magari a Bologna sarà più facile dire di essere di nuovo l’Udinese vincente le cui sorti stanno a cuore a noi e a qualche persona che, suo e nostro malgrado, vicino a noi manca tantissimo e speriamo ritorni, anche lei bruciando le tappe delle sua ripresa in un momento di difficoltà oggettiva...

Sezione: Focus / Data: Mar 25 settembre 2018 alle 21:00
Autore: Valentino Deotti
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